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Riarmo mette a rischio conti pubblici italiani

Allarme sul debito di Roma lanciato dall'agenzia di rating Moody's

L'invasione militare della Russia in Ucraina ha determinato una minaccia a cui alcuni Paesi membri della North Atlantic Treaty Organization (Nato) hanno risposto moltiplicando gli investimenti per l'acquisto di armamenti. Questa corsa al riarmo potrebbe "complicare gli sforzi di riduzione del debito pubblico ed indebolire il loro profilo di credito", esacerbando il conflitto sociale. 

È l'allarme lanciato dall'agenzia di rating Moody's: "Spagna ed Italia sono particolarmente vulnerabili", avendo questi Paesi "i maggiori gap nella spesa per difesa" rispetto all'obiettivo del 2% del Pil richiesto dall'Alleanza Atlantica. Perciò si potrebbero generare "i livelli più bassi di sostegno popolare ad ulteriori aumenti di spesa militare". 

Al 31 dicembre del 2023 il debito pubblico italiano ammontava a 2862,8 miliardi di Euro, pari al 137,3% del Pil. Una performance che segna una diminuzione rispetto al 2022, quando era pari al 140,5%. Tuttavia, Moody's stima che se Roma aumentasse gli investimenti in armamenti il debito dell'Italia salirebbe al 144% del Pil nel 2030, ma arriverebbe addirittura al 147% nel caso di raggiungimento del 2% del Pil. 

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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