L'Aeronautica militare italiana marca un passaggio epocale nel suo arsenale con un addio simbolico. Il generale Luca Goretti, capo dello Stato Maggiore della Forza armata, ha omaggiato oggi un aereo che non si limita ad essere un semplice mezzo di trasporto, ma è considerato un vero e proprio membro dell'estesa famiglia militare. Queste macchine volanti, come ha evidenziato il capo SMA, sono il fulcro di un mondo fatto di dedizione, sacrifici e momenti indimenticabili, celando dietro le loro ali le storie di coloro che le hanno pilotate, mantenute in efficienza e vissute.

"Nel dire addio non possiamo non sentirsi un pizzico di nostalgie, ma dobbiamo anche guardare avanti, al futuro che ci attende", ha sottolineato Goretti. Il progresso tecnologico non si ferma, con gli Eurofighter e gli F-35 che già costituiscono il pilastro fondamentale delle capacità aero-tattiche dell'Italia, mentre si prospettano all'orizzonte gli apparecchi di sesta generazione e le avventure nel settore spaziale, pronti a ridefinire le frontiere della difesa aerea.

L'AMX, un mezzo che ha contribuito alla ristrutturazione e modernizzazione dell'Aeronautica, segna questo momento di transizione. In particolare, la base aerea di Istrana (Treviso) ha rivisto un incremento di rilievo, diventando nuovamente un punto nevralgico per la Difesa aerea nazionale e permettendo il trasferimento progressivo delle competenze acquisite sul fronte Eurofighter.

Le ultime missioni operative vedranno quattro unità AMX, tra cui due monoposto e due biposto, dirigere verso l'aeroporto di Piacenza. Questa destinazione è stata scelta per ospitare il nascente "Flying Museum" dell'Aeronautica militare, assicurando che l'eredità e le gesta dell'AMX rimangano accessibili agli appassionati di aviazione ed agli studiosi per le generazioni a venire.

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