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Blackout Heathrow costa caro a Iag: impatto da €50 milioni sui conti del Gruppo

Cospicue ripercussioni dell'incendio sui risultati finanziari della holding proprietaria di più vettori aerei

Il recente blackout che ha paralizzato l'aeroporto di Londra-Heathrow lo scorso marzo (vedi AVIONEWS) ha avuto un peso non indifferente per International Airlines Group (Iag), la holding cui fanno capo anche compagnie aeree di primaria importanza come British Airways, Iberia ed Aer Lingus. Secondo quanto reso noto oggi, 9 maggio 2025, in occasione della pubblicazione dei risultati finanziari del primo trimestre dell'anno (vedi notizia AVIONEWS), l'interruzione di corrente causata da un incendio in una sottostazione elettrica è stimata aver inciso sui conti di Iag per circa € 50 milioni di mancati profitti operativi (equivalenti a 56 milioni di dollari).

L'incidente, avvenuto poco prima delle 23:30 ora locale del 21 marzo scorso, ha visto l'intervento dei vigili del fuoco di Londra presso la sottostazione di North Hyde, dove un incendio aveva danneggiato irrimediabilmente i tre trasformatori della rete di alimentazione. Questo evento ha provocato un'estesa interruzione di energia elettrica che ha interessato circa 70.000 utenze ed ha costretto l'aeroporto di Heathrow, principale hub per British Airways, ad una chiusura quasi totale protrattasi per quasi 24 ore.

Nei risultati del primo trimestre, Iag ha evidenziato come questo "imprevisto" abbia avuto un "impatto negativo" sui propri costi operativi, quantificabile in una riduzione di circa un punto percentuale degli utili previsti per i primi tre mesi dell'anno in corso. In particolare, il Gruppo ha specificato che "l'impatto della chiusura dell'aeroporto di Londra Heathrow il 21 marzo ha fatto aumentare i costi unitari non legati al carburante di circa un punto percentuale". Parallelamente, l'8 maggio 2025 il National Energy System Operator (Neso) ha diffuso i risultati preliminari della sua analisi sull'interruzione alla sottostazione di North Hyde. Il rapporto indica che la "causa principale" dell'incendio rimane al momento sconosciuta, mentre le indagini forensi condotte dai vigili del fuoco di Londra e dalla National Grid Electricity Transmission sono ancora in corso. La Metropolitan Police Service aveva precedentemente escluso la natura dolosa dell'accaduto.

Il rapporto del Neso ha inoltre ricostruito la tempistica del ripristino dell'operatività. Circa 12 ore dopo lo scoppio dell'incendio, l'alimentazione elettrica era stata ripristinata in tutti i terminal dell'aeroporto di Heathrow, e la completa riattivazione della rete aeroportuale è avvenuta entro le 14:23 del 21 marzo 2025. "Una volta ripristinata l'alimentazione elettrica, è stato effettuato un periodo di controllo di sicurezza per consentire a tutte le parti che gestiscono l'aeroporto di accedere ai propri sistemi e per garantire che i sistemi critici per la sicurezza fossero pienamente operativi prima dell'arrivo dei passeggeri in aeroporto", ha precisato il Neso. Un limitato numero di collegamenti aerei ha potuto riprendere le operazioni dallo scalo nel tardo pomeriggio del 21 marzo scorso.

British Airways, in quanto principale vettore operante da Heathrow, con una forte presenza nei Terminal 3 e 5, è stata particolarmente colpita dalla chiusura dello scalo, influenzando negativamente i risultati finanziari del suo Gruppo madre, per l'appunto Iag. Le dichiarazioni odierne del management del Gruppo sottolineano la significatività dell'evento ed il suo impatto diretto sui costi operativi del Gruppo nel primo trimestre del 2025.

Sull'incendio a Heathrow vedi anche notizie AVIONEWS 1 (e correlate), 2 (e correlate), e 3.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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