L'industria del trasporto aereo, pur dimostrando una notevole resilienza, si trova ad affrontare "venti contrari" che hanno spinto l'International Air Transport Association (Iata) a rivedere al ribasso le sue previsioni di traffico e profitto per il 2025. È quanto emerso dall'81ª Assemblea generale annuale (Agm) che chiude oggi a Nuova Delhi, dove il direttore generale Willie Walsh ha delineato un quadro complesso, sottolineando la necessità di vigilanza di fronte a nuove sfide.

Meno passeggeri e profitti contenuti nonostante la resilienza

Contrariamente alle attese iniziali, Iata stima che nel 2025 verranno effettuati meno di cinque miliardi di viaggi aerei, in calo rispetto ai 5,22 miliardi previsti precedentemente. Questa revisione riflette le "significative incertezze sui mercati globali" emerse nella prima metà dell'anno. Anche le previsioni di profitto cumulativo per le compagnie aeree sono state leggermente ridimensionate, attestandosi a 36 miliardi di dollari, 600 milioni in meno rispetto alle stime precedenti. I ricavi complessivi sono ora attesi a 979 miliardi di dollari, al di sotto della soglia dei mille miliardi.

Nonostante il ridimensionamento, Walsh ha definito il risultato "forte" alla luce del contesto globale. "Considerando i venti contrari, si tratta di un risultato robusto che dimostra la resilienza che le compagnie aeree hanno lavorato duramente per fortificare" ha affermato il dg ai delegati. Ha tuttavia ribadito che nonostante i miliardi di profitti complessivi, il margine per passeggero rimane sottile, pari a circa 7,20 dollari. "È ancora un margine sottile" ha avvertito, "e qualsiasi nuova tassa, aumento delle tariffe aeroportuali o di navigazione, shock della domanda o regolamentazione costosa metterà rapidamente alla prova la resistenza del settore". Il dg ha poi esortato i responsabili politici a tenere a mente il ruolo cruciale dei vettori aerei come fulcro di una catena di valore che impiega 86,5 milioni di persone e sostiene il 3,9% dell'attività economica globale.

Carburanti sostenibili (Saf), produzione di aerei e trasporto merci: le sfide aperte

Un altro punto centrale del discorso di Walsh ha riguardato i carburanti sostenibili per l'aviazione (Saf, Sustainable Aviation Fuel). Nonostante la produzione di Saf sia prevista raddoppiare a 2 milioni di tonnellate nel 2025, coprirà solo lo 0,7% del fabbisogno totale di carburante per l'aviazione, aggiungendo un costo stimato di 4,4 miliardi di dollari. Il dg ha espresso forti critiche verso i fornitori di carburante, accusandoli di "profittare" sulle scorte limitate e di imporre "commissioni di conformità" che, in Europa, arrivano a raddoppiare il costo del Saf.

Inoltre, le persistenti problematiche legate alla catena di approvvigionamento dei produttori di aerei continuano a pesare sul settore. Le consegne previste per il 2025 sono inferiori del 26% rispetto alle promesse, con un arretrato di 17.000 velivoli e tempi di attesa che possono arrivare a 14 anni. Walsh ha definito "inaccettabile" che tali problemi non vengano risolti prima della fine del decennio.

Anche le previsioni per il trasporto aereo delle merci sono state riviste al ribasso, con una stima di 69 milioni di tonnellate per quest'anno, in calo rispetto ai 72,5 milioni precedentemente attesi.

Il ruolo crescente dell'India

L'India, che quest'anno ha ospitato l'Agm, è stata riconosciuta come un attore sempre più centrale nel settore aereo globale. Walsh ha sottolineato come il numero di viaggiatori aerei nel Paese sia previsto raddoppiare entro il 2030, raggiungendo quasi mezzo miliardo all'anno.

In sintesi, l'industria aerea si dimostra resiliente di fronte alle incertezze economiche e alle sfide operative. Tuttavia, le dichiarazioni del dg evidenziano la necessità di una gestione attenta dei costi, in particolare quelli legati alla sostenibilità e alle inefficienze della catena di approvvigionamento, fattori che richiederanno costante attenzione da parte di tutti gli stakeholder.

In basso, il video ufficiale dell'intervento di Walsh all'81° Agm a New Delhi: