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CLARA MOSCHINI

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La scienza italiana nello spazio con Cses-02

Al via nuova missione di osservazione Terra

È stato lanciato con successo il satellite Cses-02 (China Seismo-Electromagnetic Satellite-02), secondo della serie Cses e frutto della cooperazione tra l’agenzia spaziale italiana (Asi) e la China National Space Administration (Cnsa). Alla missione partecipa un’ampia componente scientifica italiana, che opera nell’ambito della collaborazione Limadou, una rete coordinata dall’ASI con l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), e il contributo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr–Ifac) e delle università italiane de L’Aquila, Bologna, Roma-Tor Vergata, Torino, Napoli, Trento e l’Università telematica internazionale UniNettuno.

Cses-02 opererà in tandem con il satellite gemello Cses-01, lanciato nel 2018 ed ancora operativo. L'obiettivo della missione è l'osservazione e l'analisi di fenomeni ionosferici e magnetosferici legati a eventi geofisici estremi come i terremoti, nonché a fenomeni atmosferici e di Space Weather, come le tempeste geomagnetiche e le particelle solari ad alta energia.

La partecipazione italiana alla missione, guidata da ASI, vede il nostro Paese in prima linea nello sviluppo tecnologico e scientifico. Due degli undici strumenti a bordo del satellite sono stati progettati e realizzati in Italia: Hepd-02 (High-Energy Particle Detector), rivelatore di particelle di alta energia sviluppato dall’Infn in collaborazione con il Cnr ed il mondo accademico ed Efd-02 (Electric Field Detector), realizzato congiuntamente da Infn ed Inaf per la misura del campo elettrico, entrambi riprogettati per incrementarne le prestazioni e l’informazione scientifica contenuta nei dati. Grazie a questi strumenti, Cses-02 sarà in grado di esplorare nuove frontiere nella comprensione dei fenomeni fisici che avvengono tra litosfera, atmosfera ed ionosfera, con particolare attenzione alla ricerca di possibili correlazioni spazio-temporali con eventi sismici intensi. La missione rappresenta un esempio concreto di come la cooperazione scientifica internazionale possa tradursi in progresso tecnologico e nella capacità di affrontare questioni cruciali come il monitoraggio ambientale, la previsione dei rischi naturali e la comprensione dell’interazione Terra-Spazio, grazie all’impegno coordinato di agenzie, enti di ricerca e università.

red/f - 1264291

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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