Sono completamente riprese le operazioni negli aeroporti russi, che il 23 agosto hanno sospeso le proprie attività a causa di preoccupazioni per la sicurezza nello spazio aereo legate ad attacchi ucraini. Come riportato dal ministero della difesa in circa tre ore sarebbero stati intercettati e distrutti 32 aerei droni diretti in diverse zone de Paese, in particolare nella regione di Leningrado, come ha affermato il governatore Alexander Drozdenko. Secondo il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, i sistemi di difesa russi sabato avrebbero abbattuto anche un drone diretto verso la capitale.

Come riportato da "Rosaviatsia", autorità federale per il trasporto aereo della Federazione russa, gli scali interessati dal blocco sono stati Izhevsk, Nizhniy Nolvgorod, Samara, Penza, Tambov e Ulyanovsk, collocati a est e sud-est della capitale. Secondo la stampa russa inoltre i funzionari dello scalo di San Pietroburgo-Pulkovo avrebbero comunicato il ritardo di oltre 50 collegamenti e la deviazione di più di 30 aerei su aeroporti alternativi. Ad esempio un velivolo della compagnia aerea egiziana AlMasria Universal Airlines su cui viaggiavano turisti russi, proveniente da Sharm el-Sheikh e diretto a San Pietroburgo, ha effettuato un atterraggio di emergenza a Tallinn, Estonia.