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Ryanair (2). Assoutenti: "Chi non avrà carta digitale dovrà pagare un extra di 55 Euro"

"Tassa arriva a superare il prezzo del biglietto; danneggiati utenti meno avvezzi a tecnologie"

Aiav (Associazione italiana agenti di viaggio) ha chiesto "Un confronto immediato" in merito

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato-stampa emesso da Assoutenti in cui dichiara che: "Tempi duri per i cittadini che viaggiano con Ryanair. Dopo il bonus riconosciuto dalla compagnia ai dipendenti che scovano bagagli fuori misura (vedi AVIONEWS), arriva ora lo stop alle carte d’imbarco stampate, che dal 12 novembre non potranno più essere utilizzate dai passeggeri. Una misura che –svela l'associazione in una nota– comporterà nuovi costi a carico dei viaggiatori.

Ryanair nei giorni scorsi ha informato che “Con il passaggio alle carte di imbarco 100% digitali, a partire dal 12 novembre i passeggeri non potranno più scaricare e stampare una carta d’imbarco cartacea, ma dovranno invece utilizzare quella digitale generata nell’app “myRyanair” durante il check-in per poter salire a bordo del proprio volo Ryanair”. Tuttavia –denuncia Assoutenti– la compagnia irlandese dimentica di specificare quali sono i costi cui vanno incontro i passeggeri che, a partire dal 12 novembre, si presenteranno al gate sprovvisti della carta d’imbarco digitale.

Verificando le informazioni presenti sul sito della società aerea, Ryanair informa che “Se non completi il check-in on-line almeno due ore prima dell’orario di partenza programmato, ti verrà addebitato il supplemento check-in in aeroporto”. Supplemento che, in base al tariffario pubblicato on-line dalla stessa compagnia, ammonta a 55 Euro a viaggiatore a titolo di “tassa check-in” in aeroporto (30 Euro per i voli dalla Spagna, 40 Ero per quelli dall’Austria), un costo superiore a quello di molti biglietti venduti dall’operatore.

'Siamo favorevoli all’eliminazione dei documenti cartacei per evitare sprechi e danni all’ambiente, ma l’imposizione di Ryanair e l’applicazione di tasse per chi non si adegua rappresentano un danno per i consumatori' spiega il presidente Gabriele Melluso. 'Pensiamo agli utenti più anziani meno avvezzi alle tecnologie, o a chi si troverà impossibilitato ad utilizzare il proprio smartphone in aeroporto, perché scarico o improvvisamente fuori uso. Imporre loro un balzello che può arrivare a superare anche di molto il costo del biglietto aereo è ingiusto, e la compagnia deve garantire maggiore flessibilità e maggiore equità nelle proprie politiche tariffarie”.

Inoltre Aiav (Associazione italiana agenti di viaggio) ha chiesto in un comunicato-stampa: "Un confronto immediato con Ryanair sulla decisione di introdurre l’obbligo per tutti i passeggeri di munirsi di carta di imbarco digitale ottenuta attraverso l’app del vettore. Pur comprendendo le ragioni della compagnia, anche in un’ottica di sostenibilità, velocità e risparmio, questo obbligo, per come è stato comunicato, risulterebbe discriminatorio nei confronti di tutti i passeggeri che hanno scarsa dimestichezza con i supporti digitali. Se è vero, come dichiara Ryanair, che l’80% dei passeggeri già utilizza il sistema digitale, non si può ignorare che il 20% restante equivale a circa 40 milioni di viaggiatori, molti dei quali Italiani, che per varie ragioni, compresa l’età, non hanno le competenze digitali necessarie per gestire in autonomia un’operazione come il check-in online e in alcuni casi non dispongono nemmeno di uno smartphone. Clienti che spesso si rivolgono alle agenzie di viaggio per ovviare al problema e che, con le nuove disposizioni, sarebbero di fatto discriminati. Parallelamente, non sono state fornite disposizioni in merito alla gestione della biglietteria e dei check-in per i gruppi, un altro segmento particolarmente rilevante per le agenzie di viaggio".

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

red/f - 1265825

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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