E' morto il generale Franco Angioni; aveva 92 anni
Ha terminato la carriera nell'Esercito il 9 settembre 1996
Franco Angioni, nato a Civitavecchia il 25 agosto 1933 e morto ieri 28 ottobre 2025 nella stessa città portuale, è stato un generale e politico italiano. Era figlio di un sottufficiale sardo, originario di Norbello, vicino Abbasanta (Oristano).
Allievo della Scuola militare Nunziatella dal 1949, ha poi frequentato l'accademia militare ed è uscito come sottotenente dell'Esercito italiano nel 1954. Nel 1960 fu promosso capitano. Dal 1966 al 1969 ha frequentato la Scuola di Guerra italiana e nel 1970 quella canadese, inoltre nel 1962 ha conseguito il brevetto di Ranger presso la scuola Ranger dello Us Army.
Assegnato ai paracadutisti come comandante di plotone e poi di compagnia, ha comandato dal 1971 al 1972 il Battaglione Sabotatori Paracadutisti (denominato in seguito Battaglione d'assalto paracadutisti "Col Moschin"), con il grado di tenente colonnello, e dal 1977 al 1978 è vice comandante della brigata paracadutisti "Folgore".
Era capo dell'ufficio operazioni del 3º Reparto dello Stato Maggiore dell'Esercito, con il grado di colonnello, quando nel settembre del 1982, nell'ambito della prima guerra libanese e successivamente al massacro di Sabra e Shatila a Beirut, venne individuato per guidare il contingente italiano della Forza multinazionale in Libano durante la missione Libano 2, e lo resterà fino al febbraio del 1984. Nel frattempo nel gennaio 1983 fu promosso generale di Brigata. Il contingente, inizialmente di un migliaio di uomini, raggiunse le 2500 unità. Al suo ritorno in patria venne nominato capo del 3º Reparto dello Stato Maggiore dell'Esercito italiano.
Ha terminato la carriera nell'Esercito il 9 settembre 1996.
Nel giugno 1997, generale di corpo d'armata in ausiliaria, è stato nominato commissario straordinario del Governo per le iniziative italiane di supporto in Albania fino al giugno 1998.
Ha ricevuto diverse onorificenze.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency