Difesa dai droni: l'Italia chiamata ad una risposta organica
Sensori a bassa quota, C2 interoperabile, regole d'ingaggio e task force per la minaccia Uas
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, avverte che l’Italia deve "prepararsi" ad affrontare le incursioni dei droni che da mesi sorvolano l’Europa ed in più occasioni hanno paralizzato scali aeroportuali. Secondo quanto riferito in un’intervista a "Il Foglio", la questione potrebbe finire sul tavolo del prossimo Consiglio supremo di Difesa, convocato lunedì dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella (vedi AVIONEWS).
Crosetto chiede una strategia nazionale organica contro la minaccia degli aerei senza pilota a controllo remoto: una catena moderna e tempestiva di condivisione informativa tra ministero della Difesa, Interno ed Enac (Ente nazionale aviazione civile); una rete integrata di sensori anche a bassa quota per il monitoraggio in tempo reale di porti, aeroporti ed infrastrutture critiche; sistemi avanzati di identificazione e classificazione dei bersagli.
Inoltre serve un comando e controllo interoperabile con la Difesa aerea, regole d’ingaggio e strumenti giuridici operativi per neutralizzare gli Uas (Unmanned Aerial System, sistema aerea senza pilota), esercitazioni periodiche multi-agenzia, un obbligo formale di reporting ed una task-force dedicata all’attribuzione degli eventi.
Solo con un approccio coordinato —sottolinea il ministro— la minaccia potrà essere trasformata da rischio latente in un fenomeno gestito e controllabile.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency