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CLARA MOSCHINI

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Esercito: conclusa esercitazione "Mangusta 2025"

Impiegati oltre 1800 militari, oltre ad aerei ed elicotteri

Si è conclusa l’esercitazione “Mangusta 2025”, che ha visto impiegati, tra le provincie di Pisa, Livorno, Siena, Pistoia e Grosseto, oltre 1800 militari provenienti da 7 differenti Nazioni e condotta quest’anno contemporaneamente, in modalità federata, con le esercitazioni Caex II (Complex Aviation Exercise), dell'Aviazione dell'Esercito, e la Muflone, del Comando forze speciali dell’Esercito.

L’esercitazione è il principale evento addestrativo, con cadenza annuale, della Brigata paracadutisti “Folgore” e ha lo scopo di verificare la capacità delle unità paracadutiste di pianificare, preparare e condurre un’operazione avioportata in uno scenario di combattimento ad alta intensità, comprendente attività di interdizione e contro-interdizione d’area volte a negare all’avversario la libertà di movimento e ad assicurare la superiorità tattica sul terreno e la condotta di una operazione Jfeo (Joint Forcible Entry Operation) che prevede l’aviolancio, la conquista e la tenuta di un obiettivo strategico.

La sua particolarità risiede nel fatto che gli eventi tattici si generano dinamicamente sul terreno attraverso il confronto diretto tra forze contrapposte, riproducendo un contesto estremamente realistico e imprevedibile, in grado di stimolare la prontezza decisionale dei comandanti e mettere alla prova la resilienza delle unità. Le attività, svolte in modo continuativo sia di giorno che di notte, hanno compreso fasi di combattimento in ambiente boschivo e sotterraneo svolte con l’impiego di munizionamento a salve e sistemi di simulazione, al fine di garantire il massimo realismo addestrativo.

Di particolare rilievo le attività condotte con l’obiettivo di sviluppare e testare le nuove tecnologie, sempre più fondamentali nei moderni scenari operativi. Nel corso dell’esercitazione infatti, oltre ai nuovi sistemi di telecomunicazione satellitare, di cifratura, di alimentazione elettrica tattico modulare campale anche integrabile con pannelli solari sono stati impiegati il Sistema di comando e controllo “Imperio”, ed il sistema “C2 DN Evo” che hanno consentito ai Posti Comando sul terreno di pianificare e coordinare le operazioni in tempo reale in ogni fase dell’esercitazione. Largo spazio è stato dedicato anche all’utilizzo di droni che hanno permesso di ampliare ulteriormente le capacità di osservazione, sorveglianza ed acquisizione degli obiettivi.

La “Mangusta 2025” ha rappresentato un’importante occasione per rafforzare la cooperazione e l’amalgama all’interno della cosiddetta Airborne Community. A questa edizione hanno partecipato la Brigata paracadutisti Folgore, la 1st Airborne Brigade giapponese, l’11th Parachute Brigade francese, il 16 Air Assault Brigade Combat Team britannica, il Paratrooper Regiment 31 e la Airborne Reconnaissance Company 260 tedesche, la Brigada “Almogávares” VI de Paracaidistas e la Brigada de la Legión “Rey Alfonso XIII” spagnole e la 6th Airborne Brigade polacca.

L’esercitazione ha visto il contributo congiunto di più Forze Armate e reparti specialistici. In particolare, l’Aviazione dell’Esercito ha impiegato elicotteri CH-47F, UH-90A, AH-129D, UH-205A ed UH-168B/D per attività di eliassalto ed elitrasporto. L’Aeronautica militare ha assicurato il supporto con aerei da trasporto C-27J e C-130J della 46esima Brigata Aerea, impiegati per l’aviolancio di carichi e personale, oltre a partecipare con personale paracadutista “Fuciliere dell’Aria” del 16esimo Stormo “Protezione delle Forze” e fornendo il supporto logistico e di coordinamento dell’attività di volo da parte del 4° Stormo.

A completare il dispositivo interforze, la 2ª Brigata Mobile Carabinieri ha partecipato con unità del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”, del 7° Reggimento Carabinieri “Trentino Alto Adige” e del 13esimo Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”. Il 1° Tuscania ha eseguito azioni tipiche delle Forze speciali, mentre gli assetti del 7° e 13esimo alle attività di sicurezza e controllo nell’area d’esercitazione ed a quelle tattiche di contro-interdizione.

Questa sinergia ha permesso di operare efficacemente in un ambiente operativo multi-dominio, favorendo l’interoperabilità tra unità, sistemi e procedure, contribuendo a consolidare la capacità di coordinamento ed integrazione.

Oltre a tutti i Reparti della Brigata paracadutisti “Folgore”, l’esercitazione ha visto la partecipazione del: 1° Reggimento Aviazione dell'Esercito "Antares", 4° Reggimento Aviazione dell'Esercito "Altair", 5° Reggimento Aviazione dell'Esercito "Rigel", 7° Reggimento Aviazione dell'Esercito "Vega", 66esimo Reggimento Fanteria Aeromobile "Trieste", 87esimo Reparto Comando e Supporti Tattici "Friuli", 9° Reggimento d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin", 185esimo Reggimento Paracadutisti Ricognizione Acquisizione Obiettivi "Folgore", 4° Reggimento Alpini Paracadutisti, 1° Reggimento “Granatieri di Sardegna”, 33esimo Reggimento Supporto Tattico e Logistico “Ambrosiano”, 33esimo Reggimento EW, 13esimo Reggimento Humint, 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica "Rombo" e 4° Reparto di Sanità “Bolzano” e di assetti di specialità dotati di sistema d’arma “Stinger” del 121esimo Reggimento artiglieria contraerei “Ravenna”.

Galleria fotografica Ricognizione aerea con drone durante l'esercitazione "Mangusta 2025" dell'Esercito italiano con impiego di oltre 1800 militari tra le provincie di Pisa, Livorno, Siena, Pistoia e Grosseto
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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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