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MH370: ultima ricerca in mare aperto per ritrovare il relitto dell'aereo

Contratto no-find no-fee da 70 milioni per esplorare 15.000 kmq ad alta probabilità

La Malesia ha confermato la ripresa delle ricerche per il volo Malaysia Airlines MH-370: l’operazione prenderà il via il 30 dicembre e durerà 55 giorni. Il contratto è stato affidato alla società statunitense Ocean Infinity con una formula “no-find, no-fee”: il compenso concordato è di 70 milioni di dollari, pagabili solo in caso di ritrovamento del relitto.

 L'aereo coinvolto, un B-777 in rotta da Kuala Lumpur a Pechino, scomparve nel marzo 2014 (vedi AVIONEWS) dopo una deviazione inspiegabile dal corridoio di volo previsto; si ritiene sia precipitato nell’Oceano Indiano meridionale. 

Le ricerche internazionali condotte negli anni successivi, costate centinaia di milioni di dollari, non hanno localizzato l’aeromobile, sebbene alcuni rottami attribuiti al velivolo siano stati rinvenuti lungo le coste dell’Africa orientale. Il governo malese motiva il nuovo sforzo come un passaggio necessario per offrire risposte definitive alle famiglie delle 239 vittime. 

Ocean Infinity esplorerà un settore non indagato in precedenza, un’area di circa 15.000 chilometri quadrati che gli analisti indicano come “ad alta probabilità” rispetto ai modelli di deriva ed ai dati satellitari disponibili. Si tratta di un’ultima chance –dal profilo tecnico ed umano estremamente delicato– per chiudere uno dei più misteriosi casi dell’aviazione civile moderna.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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