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Ministro Crosetto al "Defence Summit 2025"

L'intervento in chiusura dei lavori presso il Casd

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo ieri in chiusura dei lavori al "Defence Summit 2025 - "Un’Italia più sicura e difesa” presso il Centro alti studi per la Difesa (Casd) ha dichiarato:

"La grande difficoltà della sicurezza contemporanea è che le tradizionali minacce non scompaiono. Si sommano, si stratificano e convivono con le nuove, che sono sempre più pervasive, rapide, difficili da prevedere. Possiamo ridurre i rischi, ma la crescita esponenziale della tecnologia rende tutto più complesso.

In questo scenario alla politica -quella vera- spetta un compito decisivo: intercettare i fattori che possono evolvere in conflitti. Le guerre non nascono dal nulla, maturano dentro squilibri che non affrontiamo. Pensiamo alla disuguaglianza: non è sostenibile un mondo in cui chi è ricco diventa più ricco e chi ha poco diventa più povero. È il tradimento della promessa democratica. Quando la democrazia non migliora la vita delle persone, entra in crisi, mentre le autocrazie avanzano sfruttando questi varchi con una velocità superiore alla nostra.
Anche per questo serve una riorganizzazione complessiva della Difesa: un modello capace di affrontare le sfide di domani e, prima di tutto, di cambiare alla velocità richiesta dal presente. La proposta che porterò al Parlamento è chiara: una Difesa che possa adattarsi alle situazioni, con norme adeguate capaci di assicurare un ecosistema integrato in cui Industria, Università, Centri di ricerca e Difesa lavorino in sinergia. Abbiamo energie straordinarie per farlo, ma anche un avversario interno: gli steccati burocratici che bloccano e soffocano la competenza. Vanno superati. Perché oggi velocità e capacità non assicurano più la vittoria: garantiscono la sopravvivenza del sistema.

La Difesa può essere il motore di questo cambiamento, contaminando positivamente le altre Istituzioni. Ha una responsabilità duplice: proteggere oggi il Paese e costruire la strada che garantirà un futuro alla Nazione. In questa sfida siamo coinvolti tutti: Difesa, industria, ricerca, università. È una responsabilità condivisa.
Se non agiamo ora, con consapevolezza e urgenza, lasceremo ai nostri figli un Paese peggiore. E questo non possiamo permetterlo". 

red/f - 1266921

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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