Allarme Cingolani (ad Leonardo): infrastrutture critiche nel mirino
La guerra digitale può paralizzare servizi essenziali: serve resilienza, intelligence e deterrenza
La guerra cibernetica può avere effetti tanto distruttivi quanto un conflitto tradizionale, sebbene agisca con mezzi diversi, ha dichiarato così Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, intervenendo a "Porta a Porta". Secondo l’ad, l’idea ingenua di un pacifismo che invita al dialogo indiscriminato non regge quando non sai chi hai davanti: un attacco digitale, un flusso massivo di pacchetti malevoli, è in grado di mettere fuori servizio linee ferroviarie, sistemi bancari o reti sanitarie. Cingolani ha sottolineato la necessità di dotarsi di strumenti di difesa e di resilienza cibernetica adeguati: non si tratta solo di rispondere, ma di prevenire, rendere più robuste le infrastrutture critiche e creare capacità di deterrenza contro chi intende destabilizzare. Il messaggio è chiaro per chi opera nei settori della difesa e delle infrastrutture: la sicurezza digitale va considerata con la stessa serietà di quella fisica, integrando competenze tecnologiche, intelligence e strategie di mitigazione per ridurre il rischio e contrastare le minacce emergenti.
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