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Egitto rilancia capacità aerea con Ucav e filiera locale

Accordo da 400M$ per WJ‑700 Al‑Saqr, pacchetto industriale post‑Edex ed arsenale stimato oltre 480 unità

L'Egitto sta ricalibrando in profondità la propria dottrina aerea, privilegiando lo sviluppo di una forza basata su aerei senza pilota a controllo remoto piuttosto che su grandi lotti di caccia pilotati. Fonti militari riferiscono che i piani per acquisire in via prioritaria i Chengdu J-10C e i Sukhoi Su-35 sono stati abbandonati o fortemente rivisti: le risorse sono ora convogliate verso sistemi Ucav (Unmanned Combat Aerial Vehicle) a propulsione jet. 

Al centro della nuova strategia c’è il WJ-700 della cinese Casic, ribattezzato localmente "Al‑Saqr". Un contratto siglato a giugno 2025, del valore indicativo di circa 400 milioni di dollari, prevede la fornitura di un consistente numero di esemplari di questo drone d’attacco. Contemporaneamente, durante "Edex 2025" (Egypt Defence Expo, 1-4 dicembre) sono stati lanciati programmi di industrializzazione locale volti a trasferire tecnologie e capacità produttive sul territorio egiziano. Questa combinazione —piattaforme autonomizzate, procurement su larga scala e localizzazione— punta a dare all’Egitto un ruolo di primo piano nella regione nel segmento dei sistemi aerei senza equipaggio. L’insieme dell’arsenale Uav è stimato oltre le 480 unità di diverse classi, configurando una deterrenza convenzionale efficace ma anche più sostenibile sotto il profilo economico rispetto all’acquisto massiccio di caccia con pilota. La scelta riflette una valutazione strategica orientata a maggiore persistenza operativa, costi di gestione ridotti e modularità d’impiego nei teatri regionali.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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