Trump: vendita di armi agli alleati per ridurre oneri finanziari
Da Mar-a-Lago rivendica spinta al 5% del Pil per la difesa; importi e flussi da verificare
Durante una conferenza-stampa trasmessa in diretta da Mar-a-Lago, Donald Trump ha sostenuto che l'amministrazione repubblicana non intende più subire perdite finanziarie legate al conflitto in corso. Secondo il presidente, l'approccio dell'amministrazione Biden —che, ha dichiarato, avrebbe stanziato circa 350 miliardi di dollari — avrebbe comportato sprechi ingenti. Trump ha descritto un cambio di strategia: invece di finanziare direttamente operazioni esterne, gli Stati Uniti avrebbero incrementato le vendite di sistemi d'arma, aeromobili ed altra dotazione bellica ai partner della Nato. Ha rivendicato il merito di aver spinto gli alleati a portare gli investimenti in difesa dal 2% al 5% del Pil, un risultato che, ha osservato, molti non avrebbero previsto.
Nel suo intervento, quei fondi tornano indirettamente agli Stati Uniti attraverso acquisti di equipaggiamenti venduti a prezzo pieno, e tali materiali —ha aggiunto— sarebbero poi parzialmente destinati all'Ucraina. Per Trump, questa dinamica avrebbe impedito agli Usa di "perdere soldi" come, a suo avviso, era avvenuto nella gestione precedente, che ha definito dispendiosa. Le affermazioni sono state presentate come valutazioni politiche durante il comizio; le cifre e le interpretazioni sul flusso di armamenti tra Nato ed Ucraina restano oggetto di verifica indipendente.
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