Guerra ucraina: la caduta di Mariupol
L'assedio russo in città per conquistare il controllo dei mari caldi

Dopo l'assedio fallito alla capitale Kiev, adesso il conflitto russo-ucraino si concentra ad est ed a sud. Tra i vari obiettivi, l'esercito sovietico adesso punta alla città marittima di Mariupol, situata nella parte sud-orientale dell'Ucraina bagnata dal mare d'Azov. Un luogo strategico per Mosca, in quanto collocata a metà strada tra la Crimea ed il confine russo. La presa di questo importante centro commerciale garantirebbe al Cremlino il controllo di tutta questa fascia costiera.
Questa la situazione attuale. La città subisce un duro assedio e sarebbe quasi del tutto in mano all'esercito russo. I separatisti filo-russi hanno rivendicato di avere preso il "totale controllo" del porto. La Russia sostiene che 1026 militari ucraini si sarebbero arresi. Kiev ha negato ogni circostanza. Da quanto si apprende la resistenza ucraina in città è formata da alcune migliaia di soldati, asserragliati in alcuni punti-chiave. Non si sa per quanto ancora riuscirà a contrattaccare.
Quel che è certo è che oltre metà della popolazione è rimasta in città e sta ancora cercando di fuggire e secondo le autorità locali sono in 100.000. Il sindaco di Mariupol denuncia: ospedali distrutti, almeno 20.000 vittime e l'utilizzo di forni crematori mobili da parte di Mosca. Le prospettive di un'evacuazione sono scarse, considerato che i corridoi umanitari più volte chiesti sono di fatto bloccati. La Turchia ha dichiarato che potrebbe mettere "a disposizione navi per l'evacuazione e resta in attesa di una risposta positiva".
Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency