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Guerra ucraina: stop ai droni cinesi in Russia

Società big del settore con sede a Pechino blocca temporaneamente vendita

Una tra le principali aziende al mondo che producono droni ha dichiarato che sospenderà temporaneamente le attività commerciali in Russia ed in Ucraina. Lo hanno annunciato di recente i manager della società cinese Dji Technology. L'obiettivo, spiegano, è quello di prevenire un eventuale utilizzo dei prodotti studiati per l'ambito civile a scopo militare durante le ostilità. 

La decisione arriva a poco più di un mese dalla richiesta di bloccare le vendite dei droni in Russia, avanzata dal vice-primo ministro ucraino, Mykhailo Fedorov, in quanto gli aeromobili a pilotaggio remoto sarebbero stati usati dai militari russi per scopi bellici ed in operazioni propedeutiche al bombardamento.

Quella di Dji Technology è un'iniziativa singolare per l'industria cinese. Sono poche, infatti, le aziende del Dragone che hanno preso una posizione di questo tipo, ritirandosi dal mercato russo, dopo l'invasione armata di Mosca in Ucraina. Difatti il governo di Pechino, dopo avere votato scheda bianca durante la riunione presso le Nazioni Unite, continua ad astenersi ancora oggi dal criticare direttamente il Cremlino a causa della guerra.

Gic - 1244008

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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