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Presidente sardo Solinas ieri al raduno nazionale dell'Aeronautica

"A Decimomannu polo eccellenza internazionale della formazione"

"Sono particolarmente onorato di rappresentare la Regione sarda in una occasione così solenne, così prestigiosa, quale è il XXI Raduno nazionale dell’Associazione arma aeronautica – Aviatori d’Italia, che è anche l’occasione per ricordare e celebrare il 70esimo anniversario della fondazione dell’Associazione ed il 79esimo anniversario del tributo pagato da Alghero alla violenza della guerra, che si abbatte’ con un terribile bombardamento sul centro abitato e sull’aeroporto militare il 17 maggio 1943". Con queste parole il presidente della Regione Christian Solinas ha salutato ieri il capo di Stato Maggiore generale di Squadra Aerea Luca Goretti, nella manifestazione del raduno svoltosi ad Alghero.

"Questo raduno, ha dichiarato il presidente, è la massima espressione di vitalità e di presenza dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, in ambito regionale, nazionale ed internazionale". 

Il presidente ha ricordato il bombardamento del 17 maggio 1943. Nella Nit de Sant Pasqual la città fu devastata, si contarono oltre 150 morti. Molte furono le zone colpite: dall’ospedale alla cattedrale, dalle vie Carlo Alberto a via Roma e tante altre del centro storico. Più di 500 case distrutte e 2000 quelle seriamente danneggiate. Il bombardamento colse nel sonno la popolazione che non aveva lasciato la città, tutti i tetti delle case del centro storico furono colpiti. Una percentuale altissima di senzatetto rimase tale per diversi anni. Un tributo altissimo, una tragedia dalla quale Alghero seppe comunque coraggiosamente rialzarsi. Per questo la Regione sostiene l’iniziativa del Comune finalizzata al riconoscimento della medaglia d'Oro al Valor militare in favore della città, come già accaduto per Cagliari.

"È giusto tenere viva la memoria dei momenti più tragici della nostra storia, antica e recente", ha aggiunto ancora il presidente Solinas.

"Non solo per onorare giustamente le vittime e, con esse, tutti coloro che con la divisa spesero le proprie energie, il proprio valore e la propria vita per difendere la popolazione. Ma anche perché da quelle tragedie si deve percepire un monito e trarre un insegnamento.

Dobbiamo difendere la pace, la libertà, la democrazia. E questa missione appare ai nostri occhi nella sua rinnovata urgenza, alla luce, se luce si può chiamare, degli eventi di cui siamo testimoni e che accadono alle porte dell’Europa con il serio rischio di un allargamento fino alle nostre terre.

Ancora una volta invochiamo la pace, e ancora una volta comprendiamo che essa non è, non può essere considerata esclusivamente come il silenzio delle armi, pur così necessario e urgente. La pace è qualcosa di diverso e di più dell’assenza di guerra. È una condizione interiore che deve partire dalla coscienza di ogni donna e di ogni uomo e deve renderci inclini al rispetto reciproco, all’accoglienza, all’amicizia tra persone e popoli, nel rispetto delle diversità e delle identità di ciascuno. Solo su queste basi può esserci veramente pace tra le persone e tra i popoli". 

"Desiderando questa pace, ha proseguito, ancora una volta guardiamo a voi, donne ed uomini in divisa, come ad un fulgido esempio di dedizione al dovere e amore per il prossimo. 

"Siete, ha affermato rivolgendosi ai partecipanti, ospiti graditi in una terra che non si è mai tirata indietro, che ha sempre coraggiosamente dato il proprio contributo ogni qual volta si è reso necessario per difendere la pace ed il benessere di uno Stato del quale la Sardegna è non solo partecipe, ma è fondatrice, in una linea di continuità storica che parte da molto lontano. 

Siete nella terra di migliaia di giovani che lasciarono le loro case per offrire la vita nelle trincee della Grande Guerra e di quelli che continuano ad impegnarsi ancora oggi in numerose missioni di pace in varie parti del mondo. 

Guardiamo con grande vicinanza ed amicizia all’Aeronautica, e sviluppiamo insieme ad essa vari progetti di rilevanza internazionale". 

"L’International Flight School che sta nascendo nell’aeroporto militare di Decimomannu, ha affermato Solinas, ne è un importantissimo esempio. È un progetto di straordinaria rilevanza, in grado di sviluppare alti livelli di addestramento e di tecnologia.

Un polo d’eccellenza per l’addestramento al volo avanzato con la formazione dei piloti di molti Paesi, un investimento strategico in politica militare. Un progetto in ottimo stato di avanzamento che avrà anche positive ricadute economiche per il territorio, in un’ottica di rinnovata collaborazione tra Istituzioni. Decimomannu diventerà un polo d’eccellenza per l’addestramento al volo avanzato, ospiterà il più moderno ed evoluto sistema di addestramento integrato tra quelli presenti negli altri paesi occidentali, realizzato grazie alla positiva sinergia tra il mondo della Difesa, quello dell’industria e la nostra Regione.

L’International Flight Training School consentirà di raddoppiare l'attuale offerta formativa dell’Aeronautica militare attraverso la creazione di un polo addestrativo che si unirà a quello già esistente presso la base aerea di Galatina.

Insieme all’Aeronautica, insieme alle Forze armate, vogliamo contribuire alla crescita economica, tecnologica, culturale e sociale, alla sicurezza e al benessere della nostra popolazione", ha concluso il presidente della Regione Sardegna.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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