Iraq: aeroporti chiusi per tempesta di sabbia
Sono almeno nove gli episodi simili che hanno costretto a sospendere operatività
I collegamenti aerei da e per alcuni dei principali aeroporti dell'Iraq sono stati sospesi per diverse ore a causa di una nuova tempesta di sabbia che si è abbattuta in varie regioni del Paese. Le condizioni meteorologiche avverse, con visibilità non superiore ai 400 metri, hanno costretto l'autorità per la sicurezza dell'aviazione civile a sospendere questa mattina l'operatività presso gli scali di Baghdad e di Erbil, che è ripresa solo di recente.
È quanto riferiscono i media e la televisione statale "al-Iraqiya". Sono almeno nove gli episodi simili che si sono verificati nell'arco di un mese e che hanno portato a chiudere temporaneamente alcuni aeroporti. Basti pensare che ad aprile una persona è morta soffocata proprio a causa di una tempesta di sabbia, mentre circa 10.000 persone erano state ricoverate con sintomi legati ad insufficienza respiratoria.
Chiusi anche gli uffici pubblici. Il primo ministro del governo iracheno, Mustafa Kazemi, ha fatto attivare una misura d'emergenza, già presa più volte nelle ultime settimane, per una tempesta di sabbia causata, tra l'altro, dal cambiamento climatico e dalla progressiva desertificazione del Paese.
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