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Aeroporto Parma: senza pista lunga finirà declassato

Prati (Sogeap) tranquillizza: "Partiremo presto con gare per aggiudicare lavori ampliamento"

Lo scalo "Giuseppe Verdi" di Parma rischia di finire declassato se non verrà allungata la pista. Dopo tanti anni di dibattito è stato deciso di rilanciare lo scalo, ma c'è un ostacolo: il manto di asfalto in cui decollano ed atterrano gli aerei è troppo corto e non rispetta gli standard del Piano nazionale degli aeroporti (Pna) predisposto dall'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac). Entro il 2024 dovranno essere completati i lavori o l'esito sarà devastante.

"In questi anni è stato fatto un enorme lavoro realizzando il progetto di espansione finanziato dalla Regione ed il Comune, che ha partecipato a tutte le assemblee, ha più volte dichiarato il sostegno al piano industriale. Ormai tutto è pronto e la società di gestione partirà presto con le gare per aggiudicare i lavori di ampliamento", dichiara il presidente della Società per la gestione aeroporto di Parma (Sogeap), Guido Dalla Rosa Prati

"Il documento fotografa la pianificazione strategica della mobilità italiana. Gli scali che ne fanno parte sono ovviamente quelli più importanti e devono rispettare alcuni parametri tra cui quello di essere intercambiabili tra di loro. E infatti il 'Verdi' è entrato a fare parte del piano alla luce del fatto che è stato stabilito l'allungamento della pista che lo rende alternativo a strutture come Bologna o Bergamo. Se questo potenziamento saltasse il 'Verdi' non potrebbe assolvere al suo ruolo ed al suo compito. E verrebbe estromesso dal piano", spiegano da Sogeap. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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