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Farnesina: incontro con ambasciatore russo

Razov respinge "categoricamente le dichiarazioni della parte italiana"

Si è tenuto ieri l'incontro tra il segretario generale del ministero degli Esteri, Ettore Francesco Sequi, e l'ambasciatore russo in Italia Sergey Razov, convocato alla Farnesina dopo l'escalation nel conflitto ucraino con l'annessione dei territori ucraini mediante un referendum indetto dal Cremlino. Roma ha ribadito che non riconosce l’esito della consultazione e che valuta "ulteriori misure restrittive" nei confronti della Russia, come "pacifico strumento di pressione per pone fine a questa guerra di aggressione". 

Nel faccia a faccia l'ambasciatore italiano ha sottolineato anche che la minaccia di Putin "di impiegare armi nucleari mina gravemente la sicurezza globale". Inoltre Sequi ha ribadito che "la forza del diritto deve prevalere sul diritto della forza, concetto che non riconosciamo". Kiev "ha il diritto di liberare i territori occupati all'interno dei suoi confini e noi continueremo a fornirle un forte sostegno per tutto il tempo necessario". 

Secondo una nota dell'ambasciata russa Razov "ha respinto categoricamente le dichiarazioni della parte italiana" e "ha esposto le sue posizioni" nello "spirito del discorso tenuto dal presidente Vladimir Putin il 30 settembre scorso nella sala di San Giorgio del Gran Palazzo del Cremlino". Intanto, oggi il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, parla di Ucraina in audizione al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir).

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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