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Guerra ucraina: droni iraniani a Mosca

Kiev denuncia: nella rappresaglia russa usati Uav kamikaze Shahed

Dopo la dura rappresaglia di Mosca in seguito all'attacco delle forze armate ucraine al ponte di Crimea, Kiev ha accusato Iran di avere fornito armamenti al Cremlino. In particolare sarebbero stati utilizzati droni kamikaze iraniani (circa una dozzina) che avrebbero armato il contrattacco russo che ha colpito obiettivi civili. Dal canto suo Teheran ha respinto al mittente ogni coinvolgimento nel conflitto.

Ma Kiev punta il dito in particolare contro i droni Shahed (modelli 129, 136 e 191). È un armamento di ultima generazione con un raggio d'azione di 2500 chilometri. Si tratta di aeromobili a pilotaggio remoto di tipo kamikaze: ossia che non sparano missili ma, essendo carichi di esplosivo, vengono fatti precipitare sul bersaglio con precisione, grazie ad una tecnologia Gps (Global Position System). 

Kiev ha denunciato da tempo l'uso di droni iraniani nella guerra in Ucraina. Kiev dice di averne distrutto un migliaio dall'inizio del conflitto. La loro principale caratteristica è quella di essere difficilmente rilevabili dai radar per via delle piccole dimensioni e del volo a bassa quota. Tra gli svantaggi l'essere molto rumorosi e poco efficaci contro bersagli mobili, ma il loro basso costo di produzione ne favorisce un uso massiccio.

Gic - 1247294

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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