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CLARA MOSCHINI

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Alla "Cop 28" centinaia di aerei privati

Numeri dimostrano ancora la fragilità dei negoziati

Al via a Dubai la Cop 28 (Conference of Parties), la riunione annuale dei Paesi che si sono impegnati ad attuare le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (United Nations Framework Convention on Climate Change, Unfccc). L'evento, che si tiene fino al 12 dicembre, non solo attira la necessità di decarbonizzare il settore dei trasporti, ma anche l'ipocrisia di quei 315 aerei privati utilizzati per raggiungere l'evento.

Insomma, anche la Cop28 inquina. A Dubai aumentano i dubbi attorno a quello che dovrebbe essere il più importante appuntamento di diplomazia climatica dell'anno. La grande assemblea per salvare la Terra dall'emergenza climatica dovrebbe trovare soluzioni, ma sembra aggravare i problemi, come emerge dall'utilizzo di centinaia di velivoli privati da parte di capi di Stato e vari altri portatori di interesse. 

Dal 30 novembre centinaia di aerei privati hanno fatto schizzare alle stelle le concentrazioni di gas nocivi a Dubai. Basti pensare che un piccolo jet emette circa 10 volte più emissioni nocive di un aereo tradizionale, 50 volte più di un treno. E così nel week-end le colonnine di monitoraggio di Co2 del Paese arabo hanno registrato 155 microgrammi per metro cubo di Pm 2,5. Numeri che dimostrano ancora una volta la fragilità dei negoziati.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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