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Aeroporto Firenze: non basta avere milioni di passeggeri

Priorità di Naldi (Ad Toscana Aeroporti) confliggono con 50.000 cittadini colpiti da inquinamento acustico

Il management della società Toscana Aeroporti (Gruppo F2i), che controlla lo scalo "Amerigo Vespucci" di Firenze-Peretola, oggi ha dichiarato che saranno più di tre milioni i passeggeri transitati nello scalo nel 2023, in aumento rispetto al 2019. Ma non sono gli unici numeri a superare la soglia: basta guardare i dati dell'inquinamento acustico nei quartieri vicini allo scalo, motivo di decine di manifestazioni di protesta nel corso dell'anno.

"All’inizio dell’anno non ce l’aspettavamo, pensavamo di restare sotto i risultati del 2019, poi a partire da maggio, giugno e luglio è cominciato a decollare sempre di più il mercato americano su Firenze. Detto questo ne abbiamo da fare ancora di strada", ha dichiarato Roberto Naldi, amministratore delegato di Toscana Aeroporti, intervistato dal quotidiano "la Repubblica". 

In effetti Toscana Aeroporti n'è ha davvero di strada da fare, ma le sue priorità confliggono con quelle di circa 50.000 cittadini, ossia il bacino dei sorvolati colpiti dall'inquinamento acustico. Tanto che l'Ente nazionale aviazione civile (Enac) ha detto alla società di mettere in campo provvedimenti immediati. 

"Al più tardi a fine estate potremo programmare l’inizio dei lavori", ha garantito Naldi. Previsione ottimistica per il manager, che pensa piuttosto a sfondare quota 5 milioni di passeggeri, meno ai timpani dei residenti nei quartieri periferici. C'è da aspettarsi che il 2024 si apra con nuove proteste. 

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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