Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

AMI: restaurato aereo Macchi C-205 "Veltro" recuperato a largo di Pantelleria

Nel pomeriggio presentazione delle attività svolte -VIDEO

Nell’ambito delle attività di recupero e valorizzazione del proprio patrimonio storico, l’Aeronautica militare presenterà oggi, martedì 5 marzo, dalle ore 16, presso il Palazzo dell’Aeronautica a Roma le attività di recupero e restauro di un Macchi C-205 serie I, matricola MM9310, del 1° Stormo Caccia, ritrovato nel mare antistante l’isola di Pantelleria.

L’evento, organizzato dall’Aeronautica militare, ospiterà gli interventi del cenerale Ispettore capo Basilio Di Martino, storico aeronautico che darà un inquadramento degli accadimenti sull’isola di Pantelleria nel 1943; del colonnello Franco Linzalone, comandante del Distaccamento aeroportuale di Pantelleria; di rappresentanti degli enti che hanno collaborato al recupero, tra cui Guardia costiera –anche con la sua componente subacquea–, Università di Palermo – Museo dei motori e dei meccanismi, Soprintendenza del Mare Regione siciliana; di Renato Andrich, figlio del sergente maggiore pilota Alvise Andrich, asso dell’Aeronautica militare pluridecorato al Valor militare.

Il Macchi C-205 "Veltro", il miglior aereo da caccia italiano della Seconda guerra mondiale, è l’evoluzione del Macchi C-202 "Folgore" ed entrò in servizio proprio a Pantelleria nell’aprile 1943. Fu il primo caccia italiano in grado di confrontarsi alla pari con gli avversari dell’epoca, pur in condizioni di schiacciante inferiorità numerica. 

Il relitto dell’MM-9310 (motore, longheroni alari con carrello e mitragliatrici) fu scoperto a largo di Pantelleria nel 2007, adagiato sul fondale a circa 30 m di profondità a 700 m dalla costa, e recuperato nel 2023 grazie alla collaborazione tra Aeronautica militare, Capitaneria di Porto, Soprintendenza del Mare ed Ots Green Divers. Lo studio dei reperti ha portato all’identificazione del pilota, individuato nel SM Pilota Alvise Andrich, Asso dell’Aeronautica militare pluridecorato al Valor militare, abbattuto in data 8 giugno 1943 e salvatosi lanciandosi col paracadute. 

Motore: modello Fiat RA. 1050 RC. 58, 1.475 CV

Velocità: 646 km/h

Tangenza: 11.000 m

Armamento: 2 mitragliatrici 12,7 mm; 2 mitragliatrici 7,7 mm

Autonomia: 1000 km

Lunghezza: 8,45 m.

Alvise Andrich nasce a Vallada Agordina, in provincia di Belluno, nel 1915. Il fratello Giovanni è un grande alpinista ed amico del re del Belgio, Leopoldo, suo compagno di arrampicate. Anche Alvise da giovanissimo inizia ad arrampicare. In breve dimostra una eccezionale maestria e diventa protagonista dell’epopea del sesto grado, in particolare nel gruppo del Civetta. Nonostante il breve periodo di attività, fra il 1934 ed il 1936, ancora oggi numerose vie di arrampicata sulle Alpi portano il nome di Alvise Andrich.

Arruolatosi nel 1936 come sottufficiale pilota, dopo aver combattuto in diversi teatri operativi, nel giugno del 1943 partecipa alla difesa di Pantelleria, dove viene abbattuto. Nel 1944 si unisce all’Aeronautica Cobelligerante e torna a volare sul P-39 Aircobra, entrando a far parte del 4° Stormo Caccia. È stato compagno di volo di quello che in seguito è divenuto il generale Bertolaso: entrambi veneti, Alvise è di tre anni più grande e vengono chiamati “el vecio ed il bocia”. Per gli atti di coraggio in guerra riceve due medaglie d’argento e due di bronzo al Valor militare e 3 croci di guerra al Valore. 

Dopo la Seconda guerra mondiale, continua la propria carriera in Aeronautica militare e viene promosso sottotenente per meriti di guerra. Muore il 17 ottobre 1951, ai comandi di un Beechcraft C-45F Expeditor durante una missione di trasferimento sull’Appennino a causa di una formazione di ghiaccio sulle ali. Rimanendo al posto di pilotaggio durante il precipitare dell’aereo, ha consentito agli altri membri d’equipaggio di gettarsi con il paracadute, riuscendo a schivare un paese e ad evitare una strage. Per l’atto di eroismo ottenne la medaglia d’argento alla Memoria.

Sotto, il video AMI di due anni fa relativo al velivolo MC-205 "Veltro":


red/f - 1257066

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
Simili