Tre Paesi dell'Unione europea hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina e sono Spagna, Norvegia ed Irlanda. I tre governi hanno fatto sapere che martedì prossimo, 28 maggio 2024, metteranno nero su bianco questa decisione in modo congiunto. Un segnale che a Tel Aviv non è piaciuto, tanto da avere convocato con urgenza i suoi tre ambasciatori.

In Spagna "siamo un popolo pacifista" ed il governo intende "mettere in atto una politica estera ambiziosa e coerente con i valori e principi dello spagnolo", ha annunciato nelle scorse ore il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, all'inizio del suo intervento in Parlamento, nel corso del quale ha sottolineato che Madrid riconoscerà lo Stato palestinese il prossimo 28 maggio. 

Sulla stessa linea la Norvegia, che per bocca del primo ministro, Jonas Gahr Store, e del ministro degli esteri, Espen Barth Eide, fa sapere che Oslo "considererà la Palestina uno Stato indipendente, con tutti i diritti e i doveri che ciò comporta". "La delimitazione territoriale tra lo Stato di Palestina e lo Stato di Israele dovrebbe basarsi sui confini del 4 giugno 1967". "Sia gli israeliani che i palestinesi hanno il diritto di vivere in pace nei rispettivi Stati".

Anche il primo ministro irlandese, Simon Harris, in una conferenza-stampa ha fatto il medesimo annuncio: "È un giorno storico ed importante per l'Irlanda e la Palestina. Oggi Irlanda, Norvegia e Spagna annunciano che riconosciamo lo Stato di Palestina". E mentre Israele richiama i propri ambasciatori per consultazioni urgenti, l'autorità palestinese accoglie con soddisfazione la decisione che definisce "conforme ai principi del diritto internazionale, che riconoscono il diritto dei popoli a liberarsi dal colonialismo e dall'oppressione".