Roberta Neri è stata eletta oggi nuovo presidente del cda di Sagat, gestore dell'aeroporto di Torino. Un nome non nuovo nell'ambito dell'aviazione in Italia. La manager infatti nel suo precedente ruolo di amministratore delegato di Enav (Società nazionale assistenza volo), ha svolto un compito fondamentale nel coordinamento del traffico aereo italiano in un periodo di grande complessità e trasformazione. Durante il suo mandato, ha dovuto fronteggiare le sfide imposte dalla pandemia da Covid-19, evento che ha sconvolto l’intero settore aeronautico a livello globale. Questo contesto eccezionale ha richiesto una gestione prudente ed una notevole capacità di adattamento per garantire la continuità delle operazioni di controllo del traffico aereo, mantenendo imprescindibili standard di sicurezza.

Il periodo in questione è stato segnato da profondi cambiamenti nel settore dell’aviazione civile, con una drastica riduzione dei voli ed una conseguente necessità di ripensare l’allocazione delle risorse e le strategie operative di Enav. Nonostante tali difficoltà, la leadership della Neri si è rivelata decisiva nel preservare l’efficienza e l’efficacia dei servizi offerti, assicurando una risposta rapida ed adeguata alle mutate condizioni del mercato aereo.

Va riconosciuto il valore del suo impegno in una fase storica contrassegnata da sfide senza precedenti, dove la responsabilità e la capacità di gestione sono diventate fattori-chiave per affrontare con successo la complessità del settore della navigazione aerea. Il suo contributo ha inoltre rafforzato il ruolo di Enav come punto di riferimento nell’ambito europeo, consolidandone la reputazione di ente affidabile ed innovativo.

Successivamente al suo incarico in Enav, la neo-eletta ha assunto diversi ruoli di consigliere, culminati appunto nell’attuale posizione di presidente della società di gestione dell’aeroporto di Torino, Sagat. A lei va il nostro augurio di buon lavoro nel proseguire il percorso di sviluppo ed innovazione nel settore aeroportuale nazionale ed internazionale, con l’auspicio che la sua grande competenza possa essere ulteriormente valorizzata.