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CLARA MOSCHINI

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Incontro a Roma fra Leonardo Divisione Aeronautica e Fim-Fiom-Uilm

Sindacati: necessario avviare il confronto su BU Aerostrutture. Confermato stato agitazione a Pomigliano

Mercoledì si è svolto a Roma l’incontro tra il coordinamento delle Rsu  Fim-Fiom-Uilm e la direzione aziendale della neo-costituita Leonardo Divisione Aeronautica. Nell'occasione il capo divisione Stefano Bortoli ha illustrato con una panoramica generale, programmi e attività dei 12 siti confluiti nella divisione, come BU, la ex-Divisione Velivoli e Aerostrutture. Rimarcando come per entrambe le BU ci sono sviluppi considerevoli in termini di programmi e ordini, tanto che in alcuni siti il “problema” è approntare una rapida salita produttiva, si legge in una nosta sindacale.

"Nonostante ciò per l’azienda permane il problema di un basso livello di profittabilità e di efficienza nella BU Aerostrutture. Le risposte, in merito agli impatti auspicabilmente positivi della partnership con Baykar, per quanto riguarda i droni, in particolare per i siti di Caselle, Ronchi dei Legionari e Grottaglie hanno descritto uno scenario per cui Leonardo manterrà l’ingegneria prodotti, al fine di integrare i payload Leonardo e certificarli per il mercato europeo, lo sviluppo e la produzione del Falco, Mirach e Eurodrone e dei droni da vigilanza ed esplorazione, in attesa di avere risposte dal mercato", prosegue la nota che rimarca: "L’azienda non ha né smentito né confermato le indiscrezioni che sono circolate nelle scorse settimane su un possibile spostamento di attività produttive dal sito di Pomigliano a quello di Nola, affermando comunque che c’è uno studio in corso. L’azienda ha inoltre confermato che cederà due capannoni dello stabilimento di Pomigliano ad Mbda  per un investimento di ampliamento delle attività produttive".

Per Fim-Fiom-Uilm la neo-costituita Divisione Aeronautica può esprimere le reali potenzialità se messe in campo le sinergie necessarie al consolidamento e rilancio delle attività attraverso le elevate competenze ingegneristiche e produttive, ma non si è ravveduto alcun processo che vada in questo senso. "Per la Bu Aerostrutture è necessario avviare un confronto di merito per superare definitivamente le criticità presenti, con un piano di rilancio, di prospettiva e che garantisca missioni produttive per Foggia, Nola, Grottaglie e Pomigliano oltre ai necessari investimenti che, diversamente da quanto avvenuto, portino livelli di efficacia da poter essere competitivi sul mercato. Nessun ulteriore aggiornamento è stato dato relativamente al percorso di una possibile partnership che evidentemente può influenzare il confronto necessario a livello di BU Aerostrutture.", continua il comunicato.

Fim-Fiom-Uilm ribadiscono che qualsiasi operazione in questo senso dovrà prevedere la permanenza nel perimetro Leonardo, la salvaguardia dei livelli occupazionali compresi quelli dell’indotto e la salvaguardia di tutti i siti e delle proprie missioni. Per quanto riguarda Mbda, le sigle sindacali confermano la positività dell’investimento sull’area campana con incremento della produzione, investimenti a Fusaro e aumento dell’occupazione. E ribadiscono che il confronto con Leonardo dovrà individuare le garanzie necessarie affinché l’insediamento di Mbda sia aggiuntivo alla missione produttiva dello stabilimento di Pomigliano, in una logica di crescita e non di sottrazione e/o compensazione.

Conclude la nota: Fim, Fiom, Uilm, ritengono che l’incontro di mercoledì sia stato di natura puramente interlocutoria e nei contenuti rappresentati non particolarmente efficace. Gli unici elementi di rilievo apprezzabili ed emersi sono che gli investimenti e l’occupazione crescerà e che ogni scelta che verrà fatta sarà frutto della condivisione con i lavoratori e con le Organizzazioni sindacali. Il modello fondato sulla condivisione dei percorsi di riorganizzazione, come Fim-Fiom-Uilm, riteniamo dovrà essere applicato ad ogni tema che si dovrà affrontare, incluso quello di un eventuale JV o partnership industriale. Stante la situazione complessa e le numerose variabili che potrebbero intervenire, è stato deciso di aggiornare il confronto ai primi di settembre in attesa dello stesso e delle auspicabili risposte positive ai quesiti posti dal Coordinamento sindacale si conferma lo stato di agitazione per il sito di Pomigliano".

Ricordiamo che nello stabilimento Leonardi di Pomigliano d'Arco si producono le fusoliere degli aerei a corto raggio Atr nonché i componenti per i grandi velivoli commerciali B-767. Nell'incontro di mercoledì, Fim, Fiom e Uilm speravano di strappare a Leonardo chiarimenti dettagliati sull'ipotesi da loro paventata di una dismissione delle produzioni manifatturiere a Pomigliano con il conseguente trasferimento di uomini e mezzi nel vicino stabilimento aeronautico di Nola,  a dieci chilometri di distanza e dove si producono segmenti di fusoliera di  modelli  Airbus a medio raggio. Dal canto suo  Leonardo ha però più volte confermato la strategicità degli impianti di Pomigliano e Nola e l'intenzione di rafforzare e sviluppare produzioni in Campania come in tutta la Divisione Aeronautica. A dispetto di questo, lo stato di agitazione è confermato                      

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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