Shanghai Cooperation Organization: in corso la seconda giornata del summit
Al vertice si sta dettando un nuovo assetto sullo scacchiere internazionale

Si sta svolgendo oggi presso il porto di Tianjin, Cina, la seconda e ultima giornata del summit iniziato ieri che riunisce i dieci membri della Shanghai Cooperation Organization (Sco), Organizzazione per la cooperazione di Shanghai. Si tratta di un vertice di fondamentale importanza in quanto sta dettando un nuovo assetto sullo scacchiere mondiale ed è stato promosso da Cina e India come un'alternativa alla Nato.
Sco è un'organizzazione internazionale intergovernativa permanente fondata nel 2001 da Kazakistan, Repubblica Popolare Cinese, Kirghizistan, Federazione Russa, Tagikistan e Uzbekistan. In un secondo momento sono entrate a farvi parte Bielorussia, India, Iran e Pakistan e con altri 16 Paesi si è consolidata una stretta cooperazione. Tra questi ultimi spicca la Turchia, che ha inviato a Tianjin il presidente Recep Tayyip Erdogan. Come spiega il sito dell'organizzazione, gli obiettivi della Sco sono: "rafforzare la fiducia reciproca, l'amicizia e il buon vicinato tra gli Stati membri; incoraggiare la cooperazione efficace tra gli Stati membri in settori quali la politica, il commercio, l'economia, la scienza e la tecnologia, la cultura, l'istruzione, l'energia, i trasporti, il turismo, la tutela ambientale, ecc.; garantire e mantenere congiuntamente la pace, la sicurezza e la stabilità nella regione; promuovere un nuovo ordine politico ed economico internazionale, democratico, equo e razionale".
Nell'occasione il premier indiano Narendra Modi è entrato in Cina per la prima volta dopo sette anni per incontrare il presidente cinese Xi Jinping che, ricordando le recenti dispute territoriali tra i due Paesi, ha dichiarato che Cina e India "sono partner di cooperazione, non rivali" e che "rappresentano opportunità reciproche di sviluppo, piuttosto che minacce". In risposta Modi ha affermato che le due potenze sono impegnate "a portare avanti le relazioni sulla base di fiducia reciproca, rispetto e sensibilità".
Il presidente cinese si è confrontato anche con il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko, mentre il premier indiano ha tenuto un lungo colloquio con il presidente russo Vladimir Putin, che lo ha fatto salire sulla propria limousine: l'incontro è stato la conferma delle buone relazioni tra i due Paesi, con l'India che non hai messo di acquistare gas russo. Modi ha espresso a Putin l'auspicio di una conclusione rapida del conflitto in Ucraina e di una "pace duratura".
Accanto all'evoluzione geopolitica, spicca la cooperazione economica. Il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato un aumento degli investimenti e dei prestiti ai Paesi partner della Sco al fine di rafforzare "più grande blocco sulla sicurezza regionale" e "una nuova fase di sviluppo e cooperazione di alta qualità". Xi ha quindi ricordati i 2 miliardi di yuan (275 milioni di dollari) di sovvenzioni per il 2025, cui si affiancheranno altri 1,3 miliardi di dollari di prestiti a un consorzio interbancario nel prossimo triennio. La Cina "ha investito 84 miliardi di dollari nei Paesi della Sco e sosterrà la partecipazione di 10mila studenti" al piano di formazione professionale "Luban" di Pechino.
Auspicio del presidente cinese è un allineamento delle strategie di sviluppo tra i membri della Sco, assieme alla promozione e all'attuazione della Belt and Road. Xi vede di buon occhio il rafforzamento di una complementarità economica tra i partner, attraverso l'incentivo ai mercati più sviluppati di modo che le relazioni commerciali possano sempre determinare un gioco a somma positiva.
Da parte sua, il viceministro degli Esteri cinese Liu Bin ha annunciato l'imminente azione della "Dichiarazione di Tianjin" e di "una strategia di sviluppo decennale", basata su temi come "diplomazia di vicinato, più cooperazione regionale, rafforzamento istituzionale e contrasto alle minacce transnazionali".
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