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Esercito: avvicendamento vertice Comando forze operative terrestri

Tra il generale CA Massimo Scala ed il parigrado Lorenzo D'Addario

Si è svolta questa mattina a Verona, nel cortile d’onore di Palazzo Carli ed alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, la cerimonia di avvicendamento al Comando delle forze operative terrestri (Comfoter) dell’Esercito italiano, tra il generale di Corpo d’Armata Massimo Scala, cedente, ed il parigrado Lorenzo D’Addario, subentrante.

La cerimonia ha assunto una particolare rilevanza, non solo per l’Esercito ma per tutta la comunità veronese. Dopo nove anni, infatti, il Comfoter torna nella storica sede di Palazzo Carli nell’ambito della riorganizzazione della Forza Armata denominata Nuovo modello Esercito.

L’Esercito sta vivendo una trasformazione organica e strutturale per adattarsi in modo dinamico allo scenario internazionale contemporaneo: non si tratta solo di aggiornare mezzi o procedure, ma di imprimere un cambiamento culturale ed operativo che renda la Forza Armata più rapida nel processo decisionale, più efficiente nell’impiego delle risorse e più efficace nel conseguimento di risultati durevoli. L’obiettivo del Nuovo modello Esercito è costruire strutture, unità e processi coerenti con le esigenze dei moderni scenari operativi, caratterizzati da dinamicità e minacce emergenti sia nei domini tradizionali sia nei nuovi: spazio e cyber.

Il generale Corpo Armata Carmine Masiello, ha sottolineato l’importanza di addestrarsi per l’ipotesi peggiore, quale garanzia della capacità di rispondere ogni volta che il Paese chiama: “L’avvicendamento al Comando del Comfoter è un momento di continuità e visione verso il futuro, nel segno della dedizione, della competenza e della coesione, uniti attorno ai valori fondamentali dell’Istituzione, valori che ci accomunano e per i quali migliaia di uomini hanno sacrificato la propria vita, ed altri sono pronti a farlo, per il bene del Paese”.

Nel suo discorso di commiato, il generale Corpo Armata Scala ha voluto sottolineare come “l’Esercito dovrà continuare a prepararsi ed addestrarsi con serietà, costanza e professionalità senza scuse e senza alibi, per poter essere pronto ai conflitti convenzionali e non, che potremmo essere costretti ad affrontare. Guardando al futuro -ha poi proseguito- non posso che confermare il fondamentale valore assunto dai fattori relativi all’innovazione tecnologica rimanendo pur sempre fedeli a quei valori quali Patria, disciplina, onore, lealtà e senso del dovere, da sempre pilastri fondanti della nostra centenaria Istituzione.

Ma ancora più significativamente -ha concluso- non posso esimermi dall’attenzionare quello che nei miei lunghi anni di servizio ho definito il vero “centro di gravità” della Forza Armata: il suo personale, l’insieme di Ufficiali, Sottufficiali, Graduati ed impiegati civili che con il proprio patrimonio etico, storico e professionale rappresentano il vero valore aggiunto dell’istituzione”.

Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità civili, militari e religiose, tra cui il prefetto ed il sindaco della città scaligera, nonché i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma schierati al cospetto del Gonfalone della Città di Verona, decorato con Medaglia d’oro al Valor militare.

Il generale CA Lorenzo D’Addario, nuovo comandante delle Forze operative terrestri, proviene dal Corpo d’Armata italiano di reazione rapida della Nato di stanza a Solbiate Olona (Varese), che ha guidato anche nel complesso ruolo di Allied Reaction Force della Nato, e vanta numerose esperienze in campo internazionale.

red/f - 1265878

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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