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Secondo anniversario attacchi Hamas contro cittadini di Israele

Le dichiarazioni di Mattarella, Meloni e Crosetto

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Il 7 ottobre del 2023 rimane e rimarrà nelle coscienze come una pagina turpe della storia: un vile attacco terroristico che avvenne contro inermi cittadini israeliani, recando grave danno alla causa della pace e della reciproca sicurezza in Palestina. Una ferita che ha colpito ogni popolo.

L’orrore e la condanna, pubblicamente e ripetutamente espressa, per la violenza crudele ed inaccettabile delle armi di Israele -che fa pagare alla popolazione di Gaza un intollerabile prezzo di morte, fame e disperazione, cui è indispensabile porre fine, con la necessità che Israele applichi con pienezza le norme del diritto internazionale umanitario- non attenua orrore e condanna per la raccapricciante ed efferata violenza consumata quel giorno da Hamas.

L’uccisione e le violenze contro centinaia di ragazze e ragazzi che ascoltavano musica in un rave, quelle, nelle loro abitazioni, contro persone inermi di ogni età, dall’infanzia alla vecchiaia, richiamano al dovere di una condanna perenne, rifiutando un accomodante e cinico modo di pensare che rimuova l’infamia di quella giornata.

Quanto avviene a Gaza ed i diversi sentimenti che suscita non possono confluire in quello ignobile dell’antisemitismo che, particolarmente nel secolo scorso, ha toccato punte di mostruosa atrocità, e che oggi appare talvolta riaffiorare, fondandosi sull’imbecillità e diffondendo odio.

A due anni dal 7 ottobre 2023 desidero rinnovare la vicinanza al popolo di Israele ed ai familiari delle vittime e delle persone rapite, che vanno immediatamente liberate, nell’auspicio che i tentativi di porre fine a questa inaudita ondata di violenza abbiano al più presto esito positivo".

Anche il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, ha ricordato l'attacco e dichiarato in una nota che: "Sono trascorsi due anni dall’ignominia del massacro compiuto dai terroristi di Hamas contro migliaia di civili inermi e innocenti israeliani, donne e bambini compresi. Crimini indicibili che fanno del 7 ottobre una delle pagine più buie della storia.

Oggi rinnoviamo la vicinanza ai famigliari delle vittime e torniamo a chiedere la liberazione degli ostaggi, che ancora oggi attendono di tornare a casa dopo due anni di prigionia, vessazioni, sofferenze.

La violenza di Hamas ha scatenato una crisi senza precedenti in Medio Oriente. La reazione militare di Israele è andata oltre ogni principio di proporzionalità, e sta mietendo troppe vittime innocenti tra la popolazione civile di Gaza.

L’anniversario di oggi cade in un momento in cui si intravede la concreta possibilità di porre fine a questa guerra. Il piano di pace presentato dal presidente Trump -che ha incontrato il convinto sostegno non soltanto delle Nazioni europee, ma anche dei Paesi arabi ed islamici- offre una opportunità che non deve andare sprecata, per giungere a una cessazione permanente delle ostilità, riportare a casa gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e avviare un processo verso un quadro di pace e di sicurezza in tutto il Medio Oriente.

Abbiamo tutti il dovere di fare quanto è nelle nostre possibilità affinché questa preziosa e fragile occasione abbia successo. L’Italia non ha mai fatto mancare il suo contributo in questa direzione, e continuerà a fare la propria parte".

ll ministro della Difesa, Guido Crosetto ricorda in una nota che: "L’attacco del 7 ottobre è stato un atto disumano ed ingiustificabile. Un orribile attentato terroristico compiuto da Hamas contro migliaia di civili israeliani inermi. Una ferita profonda che ha segnato una delle pagine più buie della storia recente. Da quel giorno, il buio è calato sul Medio Oriente e sull’umanità. In questo buio c’è chi ha scelto di odiare ancora di più. Viviamo tempi in cui chi non si schiera in modo cieco viene accusato di debolezza. Condannare Hamas non significa accettare tutto ciò che è accaduto dopo. La reazione militare di Israele ha avuto un impatto durissimo sulla popolazione civile di Gaza, causando morti e sofferenze inaccettabili. Hamas è un male che va estirpato, ma Hamas non rappresenta il popolo palestinese. Credo che il vero coraggio risieda nel non rinunciare mai alla complessità. Si può condannare Hamas e rispettare il popolo palestinese. Si può sostenere Israele e chiedere il rispetto del diritto umanitario. Oggi, mentre si intravede una concreta possibilità di pace attraverso il piano proposto dal presidente Trump, abbiamo il dovere di lavorare perché la luce prevalga sul buio dell’odio e della vendetta. Questo è ciò che la politica dovrebbe sempre fare: scegliere le ragioni dell’umanità, non quelle della convenienza".

Galleria fotografica 7 ottobre 2023, gli attacchi di Hamas contro cittadini di Israele
red/f - 1266023

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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