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CLARA MOSCHINI

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Arma CC sempre più specializzata nella lotta agli incendi boschivi

Incontri tecnici del Niab per linee d'azione comuni contro i roghi

Nel mese di settembre 2025 il Nucleo informativo antincendio boschivo (Niab), reparto ad alta specializzazione del Comando tutela forestale e parchi, costola del Comando unità forestali, ambientali ed agroalimentari Carabinieri (Cufaa), ha organizzato una serie di incontri tecnici presso le Scuole allievi Carabinieri forestali di Castel Volturno (Caserta), Cittaducale (Rieti) e Ceva (Cuneo).

Gli appuntamenti hanno rappresentato un importante momento di confronto operativo tra i referenti regionali, di gruppo e dei parchi, insieme a circa 500 repertatori specializzati, provenienti da tutte le regioni italiane. Scopo degli incontri: consolidare le linee d’azione comuni per la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi, un fenomeno che negli ultimi anni mostra un trend crescente e che richiede sempre più coordinamento e competenze specialistiche.

Durante le sessioni di lavoro, i militari del Niab —che in questa occasione hanno svolto il ruolo di formatori— hanno illustrato le più recenti metodologie di analisi e rilievo sul campo, con particolare attenzione all’impiego delle tecnologie di telerilevamento, aerei droni (velivoli senza pilota a controllo remoto), Gps (Global Positioning System) ed immagini satellitari, strumenti ormai centrali nelle indagini di polizia ambientale.

Ampio spazio è stato dedicato anche all’aggiornamento dei protocolli investigativi basati sul “Metodo delle evidenze fisiche” e sul “Metodo delle evidenze geometriche”, sviluppati in collaborazione con istituti universitari e fondamentali per l’individuazione delle cause e dei responsabili dei reati di incendio boschivo. Nel corso degli incontri sono stati presentati tre progetti in fase di sviluppo finanziati dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza), che consentiranno un ulteriore salto tecnologico.

Tra questi, l’ampliamento delle aule di realtà aumentata Ffas 2 (Forest Fire Area Simulator), utilizzate per l’addestramento alle indagini ed alla gestione dei rilievi sul territorio, e l’innovativo algoritmo Tiger-Meg, realizzato in collaborazione con l’Università “Federico II” di Napoli e la società Leonardo. Questo strumento consentirà di analizzare l’evoluzione e la regressione di un incendio, individuandone con maggiore precisione il punto di innesco ed accelerando così le attività investigative.

Un ulteriore progetto, denominato Sdima (Sistema dinamico di monitoraggio ambientale), introduce un sistema di sorveglianza mimetizzato in grado di trasmettere in tempo reale dati ambientali tramite rete satellitare, a supporto del controllo del territorio e delle attività preventive.

Gli incontri hanno inoltre approfondito l’applicazione della legge 353/2000 sugli incendi boschivi, il funzionamento del Geoportale nazionale e l’utilizzo della piattaforma Effis (European Forest Fire Information System) e dei dati satellitari del programma Copernicus per la previsione e l’analisi dei roghi.

Le giornate si sono concluse con esercitazioni pratiche che hanno permesso ai repertatori di applicare sul campo le tecniche di rilevamento e di condividere esperienze operative.

Un momento di crescita professionale e di collaborazione che conferma il ruolo del Niab come punto di riferimento nazionale nella lotta agli incendi boschivi e nella formazione tecnico-investigativa dei Carabinieri forestali.

red/f - 1266090

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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