Difesa: Rheinmetall (2) raddoppia gli investimenti in Lituania e Romania
Posa prima pietra per fabbrica munizioni, e maxi-progetto da 500 mln per produzione polvere propellente
Svolta strategica sull'asse Est Nato: giorni cruciali per l'industria bellica europea
L'industria tedesca Rheinmetall accelera il proprio impegno nel fianco orientale della Nato: con due annunci strategici il 3 e 4 novembre 2025, informava di aver rafforzato significativamente, attraverso due intese, la capacità produttiva europea di munizioni e componenti chiave.
Il 3 novembre scorso a Bucarest è stata siglata la joint-venture Rheinmetall Victoria SA con la società rumena Pirochim Victoria, sussidiaria di Romarm. L'accordo, firmato alla presenza del primo ministro rumeno Ilie Bolojan e dell'amministratore delegato di Rheinmetall Armin Papperger, mira alla produzione congiunta di polvere propellente e cariche modulari. L'investimento totale previsto per questo impianto, che sorgerà a Victoria, nella contea di Brasov, supera i 500 milioni di Euro.
Questo accordo risponde a un'urgenza strategica. Come affermato da Papperger, la polvere propellente rimane un collo di bottiglia strategico nell'industria della difesa. Per inciso, nel settore difesa la polvere propellente serve come carica di propulsione per lanciare proiettili e razzi, liberando una grande quantità di gas ad alta pressione che spinge il proiettile attraverso la canna di un'arma. Questo principio è fondamentale per il funzionamento di armi da fuoco individuali, cannoni e missili.
La nuova struttura, in cui Rheinmetall deterrà una partecipazione del 51%, contribuirà all'obiettivo del Gruppo di raggiungere una capacità produttiva annuale di 20.000 tonnellate entro il 2030. L'impianto rumeno è atteso per l'avvio della produzione nel 2028, con una capacità annuale di circa 300.000 cariche modulari e la creazione di circa 700 posti di lavoro. Saranno prodotti anche precursori energetici come la nitrocellulosa, garantendo alla Romania un valore aggiunto sostenibile e strategico.
Solo 24 ore dopo, ovvero ieri, i riflettori si sono spostati in Lituania, nel comune di Baisogala, dove è stata posata la prima pietra per la costruzione di un impianto di produzione di munizioni per artiglieria da 155mm. La cerimonia ha visto la partecipazione del presidente lituano Gitanas Nausėda, del primo ministro Inga Ruginienė e dell'ad Papperger, oltre al sottosegretario di Stato tedesco per la Difesa, Nils Schmid, a sottolineare la stretta partnership bilaterale.
La nuova fabbrica lituana, gestita dalla jv Rheinmetall Defence Lietuva, Uab, rappresenta il più grande investimento nel settore della difesa nella storia del Paese, con un valore fino a 300 milioni di Euro e la creazione di circa 150 posti di lavoro. L'impianto si estenderà su circa 340 ettari e comprenderà una forgia per bossoli e un impianto di riempimento, con una capacità produttiva stimata in decine di migliaia di proiettili all'anno. L'avvio delle operazioni è atteso già per il 2026.
In Lituania è stato inoltre firmato un Memorandum d'intesa (MoU) per istituire un Centro di eccellenza per le polveri propellenti, anch'esso gestito dalla joint venture, che affiancherà la produzione di munizioni con la realizzazione di componenti energetici e cariche modulari.
Il presidente lituano Nausėda ha definito l'impianto "un passo strategico volto a costruire la deterrenza come precondizione per la pace", evidenziando come la Zeitenwende tedesca si materializzi in Lituania in "acciaio, tecnologia e, soprattutto, in fiducia". Parallelamente, il ceo Papperger ha rimarcato l'importanza dei due progetti per la sicurezza dell'Europa e della Nato, impegnandosi a garantire la prontezza operativa nel cruciale fianco orientale.
Con questi due progetti, Rheinmetall non solo espande la sua presenza nei Paesi Baltici (dove è già attiva in Lituania con la manutenzione di veicoli militari e prevede un altro impianto di artiglieria in Lettonia), ma stabilisce anche due pilastri fondamentali della catena di fornitura bellica, colmando i gap produttivi a livello europeo: la produzione di polvere propellente in Romania e quella di munizioni da artiglieria in Lituania.
Questo inizio novembre di Rheinmetall si completa oggi con l'annuncio, da Roma, del primo contratto ottenuto dalla joint venture (50% e 50%) Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (vedi notizia AVIONEWS). L'associazione temporanea d'imprese si è aggiudicata la prima fornitura di 21 veicoli corazzati "A2CS Combat" per l'Esercito Italiano, con la consegna del primo esemplare prevista entro la fine dell'anno. un passo che, come dichiarato dall'Executive Chairman David Hoeder, unisce ulteriormente le due aziende e due dei maggiori Paesi europei per la sovranità strategica del continente.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency