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Crisi dei trasporti in Tunisia: Saïed esige responsabilità ed interventi

Ritardi fino a cinque giorni, sospetti sabotaggi e piano per 136 nuovi bus

Il presidente tunisino Kaïs Saïed ha duramente criticato lo stato del sistema dei trasporti durante un incontro lunedì sera al Palazzo di Cartagine con il ministro dei trasporti Rached Ben Amor. Ha definito "inaccettabile" la situazione, con disservizi nel trasporto aereo che avrebbero provocato ritardi fino a cinque giorni, sia all’estero sia negli scali nazionali, e ha richiesto interventi immediati per porre fine a queste anomalie ed individuare i responsabili. 

Saïed ha ribadito la ferma opposizione alla svendita delle imprese pubbliche, evocando Tunisair come storico simbolo nazionale il cui degrado —secondo lui— sarebbe il frutto di manovre finalizzate alla cessione del vettore aereo. 

Sul fronte del trasporto terrestre, il presidente ha annunciato la prossima consegna di un primo lotto di 136 autobus, a cui seguiranno ulteriori forniture, e ha sottolineato la necessità di manutenzione regolare dei mezzi, di una distribuzione equa tra le regioni e di un'accelerazione nel potenziamento della rete di metrò leggero. 

Riguardo al trasporto marittimo ha parlato di recenti atti di sabotaggio deliberato e ha posto l’accento sull’obbligo di controlli tecnici rigorosi prima della partenza delle navi. Ha infine assicurato l’impegno dello Stato nel ricostruire le infrastrutture pubbliche essenziali, denunciando la corruzione del passato e ricordando che un sistema di trasporto adeguato è un diritto fondamentale. I responsabili delle irregolarità, ha concluso, saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni, mentre lo Stato ripristinerà i servizi a beneficio di tutti i cittadini.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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