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CLARA MOSCHINI

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Caccia Typhoon della Raf intercettano aereo spia russo nel Mar Baltico

Un Ilyushin Il-20M rilevato vicino allo spazio aereo Nato attiva risposta rapida britannica e danese

Due caccia Typhoon FGR4 della Royal Air Force (Raf), dispiegati dalla loro base operativa avanzata nel nord della Polonia, sono stati fatti decollare sabato scorso per intercettare un velivolo russo che transitava in prossimità dello spazio aereo della Nato. L'episodio sottolinea la costante prontezza delle forze aeree dell'Alleanza nel salvaguardare i propri confini. A renderlo noto oggi la stessa Raf.

L'aereo in questione, un Ilyushin Il-20M noto con il nome in codice Nato "Coot-A", è un velivolo da ricognizione e sorveglianza per l'intelligence delle comunicazioni e dei segnali elettronici. Era già stato intercettato e scortato in precedenza sempre sabato da altre tre coppie di aerei dell'Alleanza. Questi ultimi si erano sganciati dall'intercettazione quando l'Il-20M aveva virato verso lo spazio aereo di Kaliningrad.

Tuttavia, una volta nello spazio aereo di Kaliningrad, l'aereo russo ha nuovamente cambiato rotta, dirigendosi a sud-ovest verso lo spazio aereo polacco. Questa manovra ha indotto la Nato a far decollare i Typhoon della Raf. Il velivolo ha poi virato a nord-ovest, transitando sul Mar Baltico a nord della Polonia, in spazio aereo internazionale. I Typhoon hanno intercettato il velivolo appena ha lasciato lo spazio aereo di Kaliningrad e lo hanno scortato fino a quando è stato "consegnato" alla Quick Reaction Alert (Qra) danese, che ha proseguito l'accompagnamento.

Il personale della Raf, proveniente dal No. II (Army Co-operation) Squadron e parte del 140° Expeditionary Air Wing (EAW), sta attualmente conducendo missioni di Qra nell'ambito della Nato Enhanced Air Policing (eAP), operazione denominata "Chessman", che vede il Regno Unito contribuire alla missione di sorveglianza aerea della Nato. Il personale della Raf è dispiegato presso la base aerea di Malbork ed è sotto il comando del 140° EAW, operando al fianco del personale della Svezia, il più recente membro dell'Alleanza.

La procedura standard per un'intercettazione di questo tipo prevede che i caccia Nato si pongano in una posizione non minacciosa, tipicamente "alle 3 o alle 9" rispetto all'aereo sconosciuto, a seconda delle condizioni meteorologiche e della direzione del bersaglio. Questo per evitare qualsiasi interpretazione aggressiva della manovra. "La Nato rimane vigile e pronta a salvaguardare lo spazio aereo alleato 24 ore su 24, 7 giorni su 7", ha dichiarato la Raf, sottolineando che "questa è una chiara dimostrazione dell'impegno del Regno Unito nella difesa collettiva".

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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