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CLARA MOSCHINI

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Il nono volo di prova di Starship

Contatto booster perso poco dopo l’inizio della combustione di atterraggio

Il portellone del vano del carico non si è aperto impedendo il rilascio degli otto satelliti simulatore Starlink

Il nono test di volo di Starship è decollato alle 18:36 CT di martedì 27 maggio dalla Starbase, in Texas. Il booster Super Heavy che ha supportato la missione ha effettuato il primo rilancio nella storia del programma, dopo aver già lanciato nel settimo test di volo nel gennaio 2025. Il booster ha eseguito un’accensione in salita della durata completa con tutti e 33 i suoi motori Raptor, separandosi dallo stadio superiore di Starship tramite una manovra di hot-staging. Durante la separazione, Super Heavy ha effettuato il primo capovolgimento deterministico seguito dalla sua spinta di ritorno.

Super Heavy ha dimostrato la capacità di volare ad un angolo di attacco più elevato durante la discesa verso la Terra. Aumentando la quantità di resistenza atmosferica sul veicolo, un angolo di attacco più alto determina una velocità di discesa più lenta, che a sua volta richiede meno propellente per la combustione di atterraggio iniziale. Ottenere dati reali su come il booster ha controllato il volo a questo angolo di attacco più elevato contribuirà a migliorare le prestazioni sui veicoli futuri, inclusa la prossima generazione di Super Heavy.

Avvicinandosi alla zona designata per l’ammaraggio nel Golfo d’America, Super Heavy ha riacceso i 13 motori Raptor centrali e dell’anello medio. Il contatto con il booster è stato perso poco dopo l’inizio della combustione di atterraggio, quando ha subito un disassemblaggio rapido e non programmato circa 6 minuti dopo il lancio, ponendo fine al primo rilancio di un booster Super Heavy.

Dopo una separazione di stadio riuscita, lo stadio superiore ha acceso tutti e sei i motori Raptor ed eseguito un’accensione di salita a durata completa. I motori hanno volato con mitigazioni implementate a seguito delle lezioni apprese durante l’ottavo test di volo, inclusi un precarico extra su giunti chiave, un nuovo sistema di spurgo con azoto e miglioramenti al sistema di drenaggio del propellente.

Durante la fase di coast orbitale erano previsti diversi obiettivi in orbita, includendo il primo dispiegamento di un payload da Starship ed una riaccensione di un singolo motore Raptor.

Il portellone del vano del carico non si è aperto, impedendo il rilascio degli otto satelliti simulatore Starlink. Un errore di controllo di assetto successivo ha portato a bypassare la riaccensione del Raptor e ha impedito a Starship di assumere la posizione prevista per il rientro. Starship ha quindi eseguito un processo automatico di messa in sicurezza per sfiatare la pressione residua e mettere il veicolo nelle condizioni più sicure per poter rientrare. Il contatto con Starship è stato perso circa 46 minuti dopo il volo, con tutti i detriti previsti ricaduti nell’area di pericolo pianificata nell’Oceano Indiano.

Il nono test di volo ha segnato una pietra miliare importante per il riutilizzo, con il primo booster Super Heavy di volo provato lanciato da Starbase, e ha riportato Starship nuovamente nello spazio. È in corso la revisione dei dati e saranno implementati nuovi miglioramenti mentre si inizia a preparare i prossimi veicoli Starship e Super Heavy per il volo. Il testing di sviluppo è per definizione imprevedibile, ma ogni lezione appresa rappresenta un progresso verso l’obiettivo di Starship di rendere la vita multiplanetaria.

red/f - 1263982

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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