Iran: ultimatum alle potenze europee
Concessi altri due mesi, poi violazione accordo nucleare

Oggi 4 settembre il presidente iraniano Hassan Rouhani ha dato un ultimatum alle potenze europee: saranno concessi solamente altri due mesi di proroga alla data del 6 settembre (vedi AVIONEWS) per salvare l'accordo nucleare del 2015 ed ha avvertito che Teheran si sta preparando per "mettere in pratica" la violazione del piano d'azione congiunto globale stipulato a Vienna.
In base all'intesa, l'Iran ha accettato di eliminare quasi del tutto le sue riserve di uranio a medio e basso arricchimento e di ridurre di due terzi le sue centrifughe a gas per tredici anni. Per i successivi quindici Teheran ha acconsentito di poter arricchire l'uranio solo al 3,67% e di non costruire alcun nuovo reattore ad acqua pesante durante lo stesso periodo. Per monitorare e verificare il rispetto del trattato, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha regolare accesso a tutti gli impianti nucleari iraniani.
La richiesta perentoria di Rouhani è arrivata nel momento in cui i funzionari iraniani hanno dato segnali contrastanti in risposta a una proposta francese di salvataggio che ha offerto all'Iran circa 15 miliardi di dollari in linee di credito a condizione che Teheran torni a rispettare le condizioni (vedi AVIONEWS).
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency