Allo "Space Summit" il cosmo a 360 gradi
Parmitano: "Se restiamo in stand by, i costi dell'inazione saranno enormi"

Allo "Space Summit 2022", che si è tenuto nelle scorse ore a Tolosa, in Francia, si è parlato di spazio a 360 gradi: il potenziale, la ricerca scientifica, l'innovazione industriale, le opportunità lavorative, la sicurezza, il cambiamento climatico e le sfide economiche e sociali che il Vecchio continente deve affrontare.
"L'Europa è tra i leader in alcuni ambiti dello spazio, come l'osservazione della Terra, ma nel settore dei trasporti ha un budget molto limitato, neppure un decimo della spesa della Nasa (National Aeronautics and Space Administration, NdR). L'ingresso di aziende ha dimostrato che l'accesso umano allo spazio può essere una sfida alla portata anche di budget limitati, il problema dei costi elevati non esiste più", ha affermato l'astronauta italiano Luca Parmitano, tra gli oratori del summit.
"Stiamo investendo molto nelle nuove sfide spaziali -ha aggiunto- come l'esplorazione della Luna o le applicazioni per migliorare la sostenibilità o combattere le sfide climatiche ma ci manca un elemento centrale: l'accesso autonomo umano allo spazio. Se decidiamo di restare in stand-by, i costi dell'inazione saranno enormi, se perdiamo quest'opportunità unica di cambiare lo status-quo, continuando a delegare il trasporto umano ad altri attori, ripeteremo vecchi errori fatti in vari settori strategici, che ci rendono dipendenti da altri player come per l'energia o le information technologies".
Al summit era presente una delegazione italiana guidata dal ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, autorità delegata alle politiche spaziali, e dal presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Giorgio Saccoccia.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency