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CLARA MOSCHINI

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Il concetto di multiple remote tower per il controllo del traffico aereo

Alcune domande

La riorganizzazione dello spazio aereo europeo è progetto avveniristico che intende ottimizzare capacità, speditezza e sicurezza del traffico aereo. Digitalizzazione, intelligenza artificiale e remotizzazione dei servizi sono le caratteristiche centrali sulle quali si intende basare i nuovi asset tecnologici, già implementati e di là da venire.

La remotizzazione del controllo già vede importanti realtà operative, in Europa e nel mondo, nel campo della single remote tower, ovvero una torre che, con funzioni analoghe a quella fisica, viene semplicemente trasportata a distanza dal sito aeroportuale e resa digitale. La vision finale che però sottende al progetto è quella delle Simultaneous Multiple Remote Tower, con un più significativo impatto sulla flessibilità e sul costo-efficienza delle operazioni di controllo. Quest’ultimo concetto vede infatti un controllore del traffico aereo responsabile, sempre virtualmente, di più aeroporti contemporaneamente. 

È difatti pacifico ritenere che così facendo il costo del lavoro, a parità di risultati, diminuisce fortemente. Un solo operatore che fa, banalmente, il lavoro di tre. 

Questo razionale, ancora in fase di sviluppo per le implicazioni tanto tecnologiche che cognitive che interessano l’attuale fase progettuale, è meno maturo, attraversando una fase di analisi da poco passata dalla teoria alle prime sperimentazioni, con vari progetti finanziati dall’Unione europea.

Progetti che cercano di far corrispondere tale nuova pratica operativa agli alti livelli di sicurezza richiesti dalle operazioni di volo. 

Da un punto di vista operativo ci si può in ogni caso fare delle domande.

Verrà utilizzata la posizione ground per il controllo dell’area di manovra o il controllore responsabile dello spazio aereo dovrà gestire anche mezzi ed aeromobili al suolo? Con ciò che ne consegue in termini di carico di lavoro, consapevolezza situazionale, speditezza del traffico.

Quali saranno le funzioni e responsabilità del coordinatore? Perché tale figura occorre per gestire la modularità del carico di lavoro, le emergenze, l’apertura e l’accorpamento delle posizioni operative.

Si terrà conto della geografia dei singoli aeroporti? Le criticità di controllare simultaneamente più scenari operativi possono essere esacerbate dal mettere insieme aeroporti costieri e di montagna con orientamenti magnetici diversi, caratteristiche meteorologiche a volte opposte, minime operative differenti.

Ci sarà riconoscimento economico per le multiple abilitazioni che l’operatore dovrà avere e mantenere? La valorizzazione del fattore umano passa anche da questo.

red - 1243262

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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