Il governo degli Stati Uniti ha disposto nelle scorse ore la sospensione di 26 collegamenti aerei diretti fra Cina ed Usa operati da quattro vettori aerei del Dragone: Xiamen, Air China, China Southern Airlines, China Eastern Airlines. La decisione entra in vigore il prossimo 5 settembre e durerà fino al 28 dello stesso mese. 

Dura la critica mossa dal portavoce dell'ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, che si è scagliato contro la decisione del dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti di sospendere "in modo infondato i voli delle compagnie aeree cinesi", definendola una azione "estremamente irresponsabile". 

La decisione di Washington costituisce una risposta alla mossa di Pechino che, ufficialmente a causa delle restrizioni pandemiche, ha cancellato 26 collegamenti aerei internazionali, operati dalle aviolinee American, Delta ed United, provenienti dagli Usa e diretti in Cina. Il dipartimento dei trasporti americano aveva protestato inutilmente contro le "indebite colpe" attribuite ai vettori aerei a stelle e strisce, ma i diplomatici cinesi le hanno definite misure "eque e trasparenti".