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CLARA MOSCHINI

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Tre cose da non fare in aeroporto

Unico timore era non arrivare in tempo, oggi se ne ha troppo e si rischia di sprecarlo

Gli aeroporti sono sempre meno infrastrutture di viaggio e sempre più luoghi disegnati per offrire esperienze ai passeggeri. Nelle aerostazioni sono lounge lussuose, piscine, giardini coperti, piscine, ristoranti di chef stellati, casinò ed hotel. Se 30 anni fa l'unica preoccupazione del viaggiatore era quella di arrivare in tempo per non perdere l'aereo, oggi gli utenti devono badare a non attardarsi tra i molteplici servizi che coccolano i clienti.

Ai controlli di sicurezza. In alcuni Paesi europei è stata cancellata la regola che impone il limite massimo di 100 millilitri sui liquidi che è possibile imbarcare. Sui voli internazionali occorre stare attenti ad un mosaico di regole su ciò che può essere portato a bordo e ciò che è meglio lasciare nelle valigie. Il consiglio è: sì ai palmari, computer, cappelli e collane, in valigia batterie per pc, giacche, stivali. 

Per lo shopping. Chi arriva in aeroporto con molto anticipo e supera il check-in può tranquillamente godersi l'area lounge, i negozi economici e la Food Court aeroportuale. Tuttavia occorre stare attenti a due cose: non sprecare troppo tempo per non perdere la finestra di imbarco; evitare lo sperpero di denaro tra i tanti prodotti offerti a prezzi irripetibili per via dell'esenzione dalle tasse doganali.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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