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CLARA MOSCHINI

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AVIONEWS al convegno "Il futuro dell'industria difesa ligure tra sfide, innovazioni, green e digitale"

Organizzato da Uilm e svoltosi stamattina a Genova, a due passi dall'aeroporto - ALLEGATO

Appuntamento questa mattina al "Tower hotel" di Genova, a due passi dall'aeroporto "Cristoforo Colombo", per il convegno organizzato da Uilm Genova dal titolo "Il futuro dell'industria della difesa ligure tra sfide geopolitiche, innovazione e transizione green e digitale". Alla tavola rotonda, organizzata da Antonio Apa, coordinatore Uilm Liguria e da Rocco Palombella, segretario generale Uilm, hanno partecipato tra gli altri Pierroberto Folgiero amministratore delegato di Fincantieri, Roberto Cingolani, ad di Leonardo, Fabrizio Fabbri, ceo Ansaldo Energia. Ebbene, nonostante un titolo esplicito che fa convergere l'attenzione sul manifatturieri della Regione, la discussione ha subito assunto una portata internazionale visto, come ha anticipato Apa, "la portata di fondamentale importanza dei temi in campo: gli scenari della Difesa, il core business tra i più importanti per l'industria ligure e non solo, con le relative sfide geopolitiche che sono sotto gli occhi di tutti, dalla guerra in Ucraina a quella in Palestina al Mar rosso. Tutte situazioni di crisi -sottolinea Apa- che generano impatti sull'industria e sul lavoro". Sul tavolo del convegno oggi, aggiunge, "anche la questione della transizione green e digitale", ma anche "la ritrovata alleanza tra i due principali player dell'industria manifatturiera e tecnologica", ossia Fincantieri e Leonardo. "Come Uilm -conclude- vogliamo stimolare un momento di riflessione e di dibattito su temi di lavoro quanto mai cruciali in un momento di transizione storico come quello che stiamo vivendo".

Proprio sulla possibile partnership con Fincantieri si è soffermato Roberto Cingolani ad di Leonardo. "Ci servono alleanze -spiega il manager- . È necessario creare uno spazio europeo della difesa senza che ognuno pensi per sé. Quindi sono naturali le joint-venture, esperimento a cui stiamo lavorando a livello europeo. 

Acquisire aziende tramite m&a: è ciò che stiamo pensando di fare, stiamo valutando diverse acquisizioni. Con Fincantieri, per esempio: ci sembra naturale mettersi insieme. Non è scoppiata nessuna pace: Leonardo deve fare meno cose ma molto bene, così come Fincantieri: Wass, le attività sottomarine di difesa è il collante. Contiamo di accelerare. Stiamo chiudendo e chiuderemo molto in fretta".

D'altra parte Cingolani, nel corso del suo intervento, ha più volte sottolineato come sia "limitante dire che Leonardo sia uguale a Difesa in Italia. Leonardo deve diventare un'azienda di sicurezza globale. I domini cielo terra spazio (cyberspazio) devono essere correlati tra loro.quindi è necessaria un'interoperabilità cross: i mezzi devono avere lo stesso linguaggio. È questa la metà a cui vogliamo arrivare.

Sulla stessa lunghezza d'onda l'ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero. "Genova è l'industria pesante italiana -dichiara-. E la navalmeccanica è la parte più complessa. Il ruolo di Fincantieri è fondamentale. Le navi sono andate in oriente in Cina e Corea: in Europa è rimasto il 5% navi militari, quelle da crociera e da lavoro. Fincantieri oggi è brava a integrare i sottosistemi, una smartcity che deve galleggiare e andare a 22 nodi: system on system. La nostra forza manifatturiera è legata anche alle pmi, cioè alla filiera. Tra qualche mese, a settembre, avremo i risultati del tavolo tecnologico lanciato con la nostra filiera. Il vero know-how è tecnologico ma anche manifatturiero. Dobbiamo investire in modernizzazione dei cantieri, dobbiamo attirare giovani: col solo progetto del saldatore robotizzato abbiamo riscontrato 17 mila domande di adesione. Occorre proporre un lavoro che abbia un interfaccia con la meccanica. Stiamo lavorando -aggiunge l'ad- sul Piano Mattei e, è vero, promuoviamo con Leonardo nuovi prodotti top line. Il Programma sottomarini è quello che avrà più spazio: il Mediterraneo diventerà il laboratorio di un certo tipo di subacquea. Continueremo con le commesse con per la Marina, le Fremm 12 e la 13. Confermo -conclude Folgiero- che sarà proseguito nel 2024. Abbiamo un decimo del budget americana e il decuplo delle piattaforme. Fremm è a metà tra Italia e Francia ed è una delle poche prove tangibili della difesa europea. Poi c'è il settore cruise: ebbene, Sestri Ponente sarà sempre al centro del segmento. E il ribaltamento a mare sarà fondamentale per superare i francesi di Chantier de l'Atlantique".

La versione integrale della relazione introduttiva alla tavola rotonda (13 pagine) a cura di Antonio Apa è allegata a questa notizia. 

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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