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CLARA MOSCHINI

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Cieli europei vietati: Suriname e Tanzania nella lista nera Ue

Al bando tutti i vettori aerei dei due Paesi, per gravi carenze di supervisione, operative e normative

Sale a 169 il numero delle compagnie aeree bandite dal continente, con un focus costante sulla protezione dei passeggeri

La sicurezza dei passeggeri rimane la priorità assoluta dell'Unione europea, e a testimoniarlo è l'ultimo aggiornamento della Lista di sicurezza aerea dell'Ue (EU Air Safety List) da parte della Commissione europea. A partire dal 3 giugno 2025, tutte le compagnie aeree certificate in Suriname e Tanzania sono state incluse in questa lista, comportando un divieto operativo totale all'interno dello spazio aereo comunitario. La decisione, maturata a seguito di un'approfondita valutazione tecnica, evidenzia gravi carenze nella supervisione dell'aviazione civile da parte delle autorità nazionali di entrambi i Paesi, non conformi agli standard internazionali.

La misura è stata ufficializzata dalla Commissione europea l'altro ieri, 3 giugno 2025, a seguito di una riunione cruciale del Comitato per la Sicurezza Aerea dell'UE che si è tenuta a Bruxelles dal 13 al 15 maggio 2025. Durante tale incontro, presieduto dalla Commissione europea con il supporto dell'Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (Easa), gli esperti hanno raggiunto un parere unanime. "A seguito dell'odierno aggiornamento, tutti i vettori aerei certificati in Suriname e Tanzania sono stati inclusi nella lista e non possono più operare nell'UE", ha dichiarato la Commissione in una nota ufficiale. 

Un passo necessario, sottolineano le istituzioni europee, per salvaguardare l'incolumità di chi viaggia. Le gravi preoccupazioni di sicurezza identificate dagli esperti europei hanno rivelato che le autorità dell'aviazione civile di questi Paesi non sono in grado di garantire la conformità agli standard di sicurezza internazionali per i vettori aerei. Per Suriname e Tanzania, le carenze di sicurezza riscontrate coprono sia le aree operative che normative. Queste includono una carenza di personale qualificato, processi di supervisione inefficaci nelle operazioni di volo e nell'aeronavigabilità, e la non conformità agli standard di sicurezza internazionali sia da parte delle autorità dell'aviazione civile che dei vettori aerei certificati.

Con l'aggiunta di Suriname e Tanzania, il numero totale delle compagnie aeree soggette a restrizioni o divieti operativi nei cieli dell'UE sale a 169. Di queste:

- 142 compagnie aeree certificate in 17 Stati (Afghanistan, Angola – con l'eccezione di 2 compagnie aeree, Armenia, Congo (Brazzaville), Repubblica Democratica del Congo, Gibuti, Guinea Equatoriale, Eritrea, Kirghizistan, Liberia, Libia, Nepal, São Tomé e Príncipe, Sierra Leone, Sudan, Suriname, e Tanzania), sono state bandite a causa di un'inadeguata supervisione da parte delle autorità dell'aviazione di questi Stati.

- 22 compagnie aeree certificate in Russia, oltre a 5 singole compagnie aeree di altri Stati, sono state bandite per gravi carenze di sicurezza identificate: Air Zimbabwe (Zimbabwe), Avior Airlines (Venezuela), Iran Aseman Airlines (Iran), Fly Baghdad (Iraq) e Iraqi Airways (Iraq).Inoltre, due vettori – Iran Air (Iran) e Air Koryo (Repubblica Popolare Democratica di Corea) – sono soggetti a restrizioni operative e possono volare nell'UE solo con specifici tipi di aeromobili, a condizione che siano conformi ai rigorosi standard di sicurezza.

La decisione ha avuto un impatto immediato sulle compagnie di bandiera dei due Paesi interessati. Surinam Airways, vettore principale del Suriname, è stata costretta a sospendere i collegamenti da e per Caienna, capitale della Guyana Francese, territorio d'oltremare francese e quindi soggetto alla normativa Ue. Per quanto riguarda Air Tanzania, compagnia di bandiera della Tanzania, era già stata inserita nella lista di sicurezza dell'Ue lo scorso anno, a dimostrazione di un persistente monitoraggio da parte delle autorità europee.

Apostolos Tzitzikostas, commissario per i Trasporti e il turismo sostenibili, ha ribadito la ferma posizione della Commissione: "La sicurezza dei passeggeri rimane la nostra massima priorità. A seguito di una dettagliata valutazione tecnica, la Commissione europea ha aggiunto tutti i vettori aerei certificati in Suriname e Tanzania alla EU Air Safety List a causa di gravi carenze nella supervisione dell'aviazione nazionale". Il commissario ha concluso esortando entrambi i Paesi ad affrontare prontamente queste problematiche, assicurando che "la Commissione è pronta a sostenere i loro sforzi verso la piena conformità agli standard internazionali di sicurezza".

La black list dell'Ue è uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza del trasporto aereo in Europa, basato su un parere unanime di esperti degli Stati membri, coordinati dalla Commissione con il supporto di Easa e del Comitato per la Sicurezza Aerea dell'Ue. Questa viene aggiornata regolarmente, riflettendo l'impegno costante dell'Unione nel mantenere elevati standard di sicurezza nei cieli europei e basandosi in particolare sugli standard decretati dall'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (Icao).

L'EU Air Safety List, comunemente nota come black list delle compagnie aeree, fu istituita nel 2005 con il regolamento (CE) n. 2111/2005 per rispondere all'esigenza di rafforzare la sicurezza aerea nell'Unione Europea, fornendo uno strumento trasparente e aggiornato per informare i passeggeri, i venditori di biglietti e le autorità sulle compagnie aeree considerate non sicure per operare nello spazio aereo comunitario.

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