Salone Parigi (3): da Thales e Skydweller una nuova era per la sorveglianza aerea marittima
Droni solari e tecnologia radar basata sull'AI ne ridefiniscono il futuro

L'annuncio dal "Paris Air Show" svela una soluzione innovativa per il pattugliamento ultra-persistente con impatto ambientale zero, mirando a rafforzare la sicurezza e la sovranità in scenari complessi
Un'alleanza strategica tra il colosso francese dell'elettronica per la difesa Thales e la start-up statunitense Skydweller Aero promette di ridefinire il futuro della sorveglianza aerea. Le due aziende hanno annunciato ieri, in occasione del "Paris Air Show" a Le Bourget, lo sviluppo di una soluzione di pattugliamento marittimo senza pilota che combina la straordinaria autonomia dei velivoli solari di Skydweller, con la sofisticata tecnologia radar basata sull'Intelligenza Artificiale di Thales.
Al centro di questa innovazione si trova lo Skydweller Maps (Medium-altitude pseudo-satellite), un aereo drone autonomo alimentato da oltre 17.000 celle solari, capace di un'endurance estrema, con voli che possono estendersi da settimane a mesi ed una capacità di carico utile notevole, fino a 400 kg. Questa caratteristica lo distingue nettamente da altri droni solari, superando le limitazioni tipiche in termini di carico utile. La sua operatività "senza la tirannia della distanza" e con "zero emissioni di carbonio" offre una presenza quasi costante su aree sensibili, estendendo la portata delle missioni di sorveglianza che richiedono sia persistenza che prestazioni operative.
A bordo dello Skydweller Maps sarà integrato il radar AirMaster S di Thales, un sistema avanzato con tecnologia Aesa (Active Electronically Scanned Array Antenna) operante in banda X. Questo radar non è nuovo alle sfide operative, avendo già dimostrato le sue capacità a bordo degli aerei da pattugliamento marittimo ATL2 della marina francese. L'AirMaster S è dotato di funzionalità Smart Radar, potenziate dall'intelligenza artificiale, che consentono un adattamento ottimale e autonomo alle condizioni di volo e di missione. La sua capacità di auto-calibrazione e di classificazione automatica dei bersagli basata su AI permette di identificare punti di interesse tra un vasto volume di dati, riducendo significativamente la quantità di informazioni da trasmettere a terra e fornendo agli operatori una visione più chiara della situazione. Con una portata di circa 200 chilometri, il radar può tracciare migliaia di obiettivi contemporaneamente, sia in acqua che in aria.
Philippe Duhamel, vicepresidente esecutivo della divisione Sistemi di Missione di Difesa di Thales, ha sottolineato come questa collaborazione rappresenti "una vera svolta tecnologica per le missioni di sorveglianza", evidenziando il valore delle capacità di Intelligenza Artificiale (AI) di Thales nel campo dei radar. Gli ha fatto eco Sébastien Renouard, Chief Commercial Officer per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa di Skydweller Aero, il quale ha aggiunto che la combinazione dei due sistemi "cambierà il paradigma per le missioni di sorveglianza", offrendo una soluzione unica alle attuali sfide di sovranità e rafforzando la sicurezza per la Nato, l'Ue e gli alleati delle democrazie occidentali.
Le due aziende si rivolgeranno inizialmente a clienti militari, ma l'interesse si estende anche a servizi di emergenza civile e agenzie di controllo delle frontiere, in particolare in Europa e negli Stati Uniti. La soluzione proposta si posiziona come un'alternativa altamente competitiva e "molto destabilizzante" rispetto a piattaforme esistenti come il General Atomics MQ-9 Reaper, con costi operativi stimati da cinque a dieci volte inferiori.
La persistenza del drone Skydweller consente una presenza quasi permanente in aree geografiche sensibili, integrando e complementando risorse già disponibili come satelliti, altri tipi di droni e aerei con equipaggio. Sebbene l'ATL2 della marina francese svolga molte altre funzioni, lo Skydweller offre una sorveglianza continua, liberando altre risorse per missioni specifiche.
Per quanto riguarda le zone operative, il drone solare può operare ininterrottamente fino a circa 40 gradi a nord e a sud dell'Equatore, e nelle regioni polari durante l'estate. Le operazioni durante l'inverno polare sarebbero invece limitate ad un giorno a causa della ridotta luce solare. Skydweller è al lavoro per estendere ulteriormente l'autonomia, con l'obiettivo di raggiungere 90 giorni di funzionamento costante come primo grande traguardo, e potenzialmente anche un anno, pur prevedendo fasi di manutenzione predittiva.
Thales sta ora procedendo all'integrazione del radar sulla piattaforma, con l'aspettativa di siglare i primi contratti "molto presto", marcando un passo significativo verso una nuova era della sorveglianza aerea.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency