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CLARA MOSCHINI

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Rivoluzione in casa Play Airlines

Il vettore aereo verso la chiusura dell'hub e il trasferimento a Malta: se ne torna a parlare

Un piano di acquisizione guidato dai vertici dell'azienda prevede lo stop dei voli transatlantici, il trasferimento dell'intera flotta sotto licenza maltese e una nuova focalizzazione sui mercati leisure e di leasing

Un cambiamento radicale è in vista per Play Airlines, la compagnia aerea low-cost islandese che si prepara a chiudere le sue operazioni transatlantiche e a spostare l'intera flotta sotto una licenza maltese. L'annuncio, emerso in comunicazioni diffuse dalla compagnia intorno al 10 giugno scorso e ripreso oggi da diverse testate, delinea un ambizioso piano di acquisizione guidato dal suo amministratore delegato, Einar Örn Ólafsson, e dal vicepresidente, Elías Skúli Skúlason, attraverso un veicolo speciale denominato BBL 212.

Secondo il piano proposto, che mira ad acquisire l'intero capitale azionario dell'operatore con sede a Reykjavik, le rotte "ponte" transatlantiche verso il Nord America via Reykjavik verranno interrotte dopo la stagione estiva, con gli ultimi voli Usa previsti per ottobre 2025. Questa decisione strategica deriva dalla constatazione che la rete transatlantica di Play ha registrato perdite significative nel 2024, a fronte di profitti generati dalle rotte europee dedicate al tempo libero.

Play Airlines cederà il suo certificato di operatore aereo (Aoc) islandese e trasferirà l'intera flotta di dieci aerei Airbus A-320neo-family al suo Aoc maltese, acquisito all'inizio di quest'anno e operante sotto il nome di Play Europe. Quattro velivoli rimarranno basati a Reykjavik per servire il mercato leisure islandese, concentrandosi principalmente su collegamenti verso il Sud Europa e il Nord Africa, oltre a un numero selezionato di città del Nord Europa. La compagnia ha assicurato che "l'offerta di voli verso destinazioni soleggiate dall'Islanda rimarrà forte" e che passeggeri ed equipaggi islandesi non noteranno cambiamenti nel servizio.

I restanti sei aeromobili verranno offerti per il leasing. Play Airlines ha già stretto un accordo di leasing di due anni e mezzo con SkyUp per quattro aeromobili e ha dichiarato che "sono in corso discussioni con diverse controparti" per i restanti due, sottolineando l'elevata domanda di aerei narrow-body moderni sul mercato, in un contesto di vincoli di offerta.

Il gruppo acquirente, BBL 212, che detiene congiuntamente il 20% della compagnia, ha già ottenuto 7 milioni di dollari di finanziamento e necessita di altri 13 milioni per sostenere l'offerta formale di 1 corona islandese (meno di un centesimo di dollaro Usa) per azione e finanziare le operazioni future. L'aviolinea sarà delistata dal Nasdaq Islanda.

Decisamente un'evoluzione questa della strategia di Play Airlines, che era stata originariamente concepita per servire le rotte transatlantiche ma ha incontrato difficoltà, attribuite alla pandemia, al contesto geopolitico e alla sovracapacità sui servizi transatlantici. La direzione dell'aviolinea ritiene che l'introduzione di aeromobili a corridoio singolo con maggiore autonomia riduce la dipendenza dai network hub-and-spoke. Nonostante l'interruzione delle operazioni transatlantiche di linea, Play Europe ha comunque presentato una richiesta alle autorità statunitensi per operare servizi charter su tali rotte, nell'ambito dell'accordo "open skies" Usa-Europa, indicando una potenziale flessibilità futura perchè non si sa mai...



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