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CLARA MOSCHINI

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Circa 60mila tonnellate di rifiuti prodotte su aerei ed aeroporti (e non solo) in buona parte non viene differenziata

Secondo uno studio su italiani in viaggio; si può migliorare anche in vista di grandi eventi

L’estate 2025 segna un nuovo record: oltre 30 milioni di italiani sono in viaggio, tra vacanze, spostamenti di lavoro e turismo. Ma se a casa gli italiani si dimostrano sempre più attenti alla raccolta differenziata una volta fuori dalle mura domestiche le buone pratiche si perdono. Un’occasione mancata, soprattutto se si considera che i luoghi del trasporto collettivo –stazioni ferroviarie, aeroporti, treni ed aerei– generano ogni anno una significativa quantità di rifiuti da imballaggio, in particolare di carta e cartone.

È quanto emerge dal primo studio nazionale realizzato da Comieco, in collaborazione con Ambiente Italia, che ha analizzato la produzione e la gestione dei rifiuti cellulosici nei principali hub della mobilità in Italia. Lo studio è stato presentato ieri a Milano nel corso dell’incontro "Verso le Olimpiadi invernali 2026: produzione e gestione di rifiuti da imballaggio nei servizi di trasporto collettivo".

Una fotografia inedita che, per la prima volta, quantifica i rifiuti generati “on the go”: si parla di oltre 50.000-60.000 tonnellate l’anno presenti in aeroporti, aerei, stazioni e treni. Una massa significativa, che nasconde un’opportunità concreta: in particolari circuiti – l’aeroporto di Milano-Linate- oltre la metà di questi rifiuti è costituita da carta, cartone ed altri imballaggi cellulosici, materiali preziosi e perfettamente riciclabili.

L’analisi qualitativa rivela una realtà ancora frammentata: si differenzia poco ed in modo disomogeneo. I dati emersi dallo studio parlano chiaro, nei diversi circuiti analizzati finiscono nell’indifferenziata quantità di carta e cartone significative che potrebbero essere invece differenziate:

  • Nei servizi di bordo dei treni AV (Frecce ed Italo), la componente cellulosica oscilla tra il 40 ed il 50%
  • A Linate, carta ed imballaggi cellulosici rappresentano il 57% dei rifiuti nei terminal
  • A Malpensa, la quota è del 34%

A fronte di un servizio chiaro ed accessibile, con contenitori ben visibili ed indicazioni chiare di conferimento – (bar, negozi ed uffici aeroportuali) la raccolta differenziata di carta e cartone è fatta molto bene con una presenza di frazioni estranee residuale. Nei cestini comuni o generici, invece, i flussi risultano casuali e difficilmente recuperabili.

Lo scenario emerso dallo studio è chiaro: non servono rivoluzioni, ma ottimizzazioni intelligenti. Carta e cartone sono i materiali meglio riciclati in Italia. La filiera cartaria italiana è già oggi capace di superare gli obiettivi europei, con un’infrastruttura tecnologica, logistica ed economica matura ed all’avanguardia. Si tratta di intercettare meglio questi materiali, anche nei luoghi della mobilità, sollecitati dal pendolarismo quotidiano, dal turismo e dai grandi eventi. Le Olimpiadi invernali "Milano-Cortina 2026" genereranno flussi importanti di viaggiatori soprattutto in Lombardia –dove risiedono alcuni degli snodi più importanti della mobilità collettiva italiana– e che dunque si presenta come un laboratorio ideale per sperimentare ed applicare soluzioni concrete: dalla stazione ferroviaria di Milano-Centrale agli aeroporti di Malpensa e Linate.

I numeri chiave dello studio

 L’analisi ha coinvolto:

  • Aeroporti: Linate e Malpensa
  • Treni AV: Frecce e Italo
  • Stazioni ferroviarie: focus sulle Grandi Stazioni urbane italiane

Ogni anno nei luoghi della mobilità si producono circa 60.000 tonnellate di rifiuti

  • 38.000 t da aeroporti ed aerei
  • 14.500 t da stazioni ferroviarie
  • 5000 t da treni AV e intercity

Buona parte dei rifiuti è a base cellulosica: carta, cartone, imballaggi

Nei terminal aeroportuali: Linate: 57%; Malpensa: 34%;

A bordo di Frecce e Italo: 40–50%.

Focus Grandi Stazioni: rifiuti e visitatori

  • Le Grandi Stazioni italiane generano all’incirca 12.000 tonnellate/anno di rifiuti urbani
  • Questi hub movimentano oltre 600 milioni di visitatori/anno
  • Ogni visitatore produce in media 20 grammi di rifiuto urbano
  • I rifiuti derivano soprattutto da consumi “on the go” (alimentari e packaging)

Cosa si può migliorare?

  • Fino al 39% di carta e cartone nei treni AV finisce nell’indifferenziato, si deve abbattere questa percentuale
  • I contenitori nei luoghi pubblici non sono sempre ben visibili o coerenti
  • Serve una semplificazione della raccolta e l’adozione di tecnologie:
    • smart bin, cestini intelligenti, separazione post-raccolta
    • ecodesign per imballaggi più riciclabili e riconoscibili.
red/f - 1264877

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