Uas. Destinus acquisisce Daedalean per potenziare con l'IA i suoi sistemi di volo
Operazione da $ 225 mln. L'accordo mira a velocizzare lo sviluppo di aerei autonomi per i mercati civili e della difesa

Destinus Group BV, con sede nei Paesi Bassi, ha siglato un accordo vincolante per acquisire Daedalean, una startup di Zurigo specializzata in soluzioni di intelligenza artificiale per l'aviazione. L'operazione, del valore di 180 milioni di franchi svizzeri (circa 225 milioni di dollari) in una combinazione di contanti e azioni, è prevista in chiusura entro la fine del 2025. Un'operazione che rafforza notevolmente la posizione di Destinus in un mercato in forte espansione, integrando la tecnologia AI all'avanguardia di Daedalean nei suoi prodotti di punta.
Fondata nel 2016, Daedalean è considerata una pioniera nel software di avionica basato sull'IA, in grado di garantire una maggiore consapevolezza ambientale e consentire la navigazione in ambienti senza segnale Gps. La sua tecnologia sfrutta telecamere e sensori per permettere agli aerei di operare in autonomia. Con un team di oltre 150 specialisti, tra cui 13 dottori di ricerca, l'azienda si concentra su soluzioni sicure e certificabili. Le due aziende avevano già collaborato in passato, rendendo l'integrazione un passo naturale per unire l'ingegneria aerospaziale di Destinus con il software e l'AI di Daedalean.
L'acquisizione è un pilastro della strategia di Destinus per espandere le sue soluzioni di intelligenza artificiale nei sistemi di volo senza pilota, destinati sia al settore civile che a quello della difesa. Come sottolineato da Tim Moser, Co-fondatore e cto di Destinus, l'operazione aggiunge "una competenza di AI di primissimo livello", accelerando lo sviluppo di sistemi di droni intelligenti. Bas Gouverneur, ceodi Daedalean, ha aggiunto che insieme le due aziende potranno offrire al mercato "soluzioni di autonomia innovative e strumenti decisionali sofisticati", rendendo il volo più resiliente e flessibile. Queste soluzioni avranno anche lo scopo di migliorare l'efficacia degli operatori umani nel gestire sistemi di volo e sciami di droni, potenziando l'adattabilità e l'efficacia delle missioni.
Per meglio chiarire a chi ci legge, NdR:
I droni (Uav, Unmanned aerial vehicle), o aerei autonomi, sono aeromobili senza pilota a bordo, controllati in remoto da un operatore a terra o, nel caso dei sistemi più avanzati, programmati per volare in modo completamente autonomo, prendendo decisioni in base a sensori e intelligenza artificiale. Si dividono in diverse categorie in base al loro grado di autonomia:
- Droni pilotati a distanza (Remotely Piloted Aircraft - Rpa): sono i droni più comuni. Un operatore li controlla in tempo reale tramite un radiocomando, spesso guardando il mondo attraverso la videocamera del drone.
- Velivoli autonomi (Autonomous Aircraft): questi sistemi sono in grado di svolgere una missione pre-programmata senza alcun input umano diretto. Utilizzano l'intelligenza artificiale, sensori, Gps e altri sistemi per navigare, evitare ostacoli e raggiungere i loro obiettivi in modo indipendente.
L'uso dei droni si è diffuso in diversi settori:
- Civile: vengono impiegati per la fotografia e videoripresa aerea, ispezioni di infrastrutture (esempio ponti, linee elettriche), agricoltura di precisione, rilievi topografici, e consegne di merci (un settore in forte crescita).
- Militare: sono usati per la sorveglianza aerea, la ricognizione, il supporto tattico e in alcuni casi per attacchi aerei.
La tecnologia alla base dei droni autonomi è in continua evoluzione grazie ai progressi nell'intelligenza artificiale e nell'apprendimento automatico, che rendono questi velivoli sempre più capaci di adattarsi a situazioni impreviste e di prendere decisioni complesse.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency