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CLARA MOSCHINI

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Un laser anti-drone da 125 milioni: Eos si aggiudica un maxi-contratto da Paese Nato

Un sistema da 100 kilowatt è in grado di neutralizzare fino a 20 aerei droni al minuto

L'azienda australiana prevede ulteriori ordini e punta a diventare leader in Europa nelle stazioni d'arma a controllo remoto

Electro Optic Systems (Eos), azienda australiana quotata in borsa, si è aggiudicata un contratto da 125 milioni di dollari con una Nazione membro della Nato, per la fornitura di un sistema di difesa laser avanzato ad alta potenza. Lo ha annunciato oggi il ceo Andreas Schwer, descrivendo l'accordo come un'importante svolta per l'industria della difesa.

Il sistema, basato su un laser da 100 kilowatt, secondo quanto dichiarato da Eos è in grado di contrastare efficacemente le minacce rappresentate dai droni di classe uno, due e potenzialmente tre. Schwer ha sottolineato che si tratta del primo laser ad alta potenza al mondo a essere schierato operativamente, superando la fase di prototipo per entrare in un contesto di utilizzo reale. Secondo il ceo, il dispositivo può neutralizzare fino a 20 aerei droni al minuto, offrendo una soluzione economicamente vantaggiosa rispetto ai tradizionali sistemi missilistici.

L'accordo non solo garantisce un flusso di cassa immediato grazie a significativi anticipi, ma si inserisce in un quadro di espansione più ampio. L'ad ha infatti rivelato che l'azienda si aspetta una solida pipeline di ordini futuri, in particolare in Europa, dove Eos punta a diventare il fornitore leader nel settore delle stazioni d'arma a controllo remoto. La posizione finanziaria dell'azienda, rafforzata da ampie riserve di liquidità, la pone in una posizione ideale per sostenere questa crescita e competere su scala globale.

La guerra dei droni sta rivoluzionando i paradigmi del conflitto moderno, e l'ordine ricevuto da Eos si inserisce perfettamente in questo scenario. Sebbene l'azienda non abbia rivelato il nome del Paese cliente, è evidente che la difesa contro i droni è diventata una priorità strategica globale. L'uso massiccio di droni economici e facilmente reperibili, come si è visto in conflitti recenti e anche in Europa, ha dimostrato che anche sistemi a basso costo possono causare danni ingenti a infrastrutture militari e civili. Con l'avvento di droni sempre più veloci, autonomi e capaci di agire in sciami, le minacce non sono più teoriche, ma rappresentano una sfida concreta e immediata per la sicurezza.

Fino a oggi, le risposte a queste minacce si sono basate su soluzioni tradizionali come missili, cannoni e disturbatori di frequenza. Tuttavia questi sistemi hanno limiti significativi: sono costosi, hanno una disponibilità di munizioni ridotta e spesso non sono in grado di gestire attacchi di massa. È in questo contesto che la tecnologia laser si afferma come una soluzione rivoluzionaria. Con la loro capacità di ingaggiare rapidamente bersagli multipli a un costo per colpo minimo, i sistemi laser ad alta potenza come quello di Eos offrono una difesa efficace e sostenibile. La loro implementazione è cruciale per proteggere siti sensibili come basi militari, centrali energetiche e centri urbani, segnando un salto di qualità nella difesa anti-drone.

Per maggior chiarezza, NdR, ecco una breve panoramica sui droni secondo la classificazione Nato:

- Classe 1: droni più piccoli e leggeri, spesso utilizzati per la ricognizione tattica a corto raggio. Possono includere i droni "nano" e "micro" (con un peso massimo al decollo, Mtow, inferiore a 250 grammi e fino a 5 kg rispettivamente) e i droni "mini" (con Mtow inferiore a 30 kg). Sono agili e difficili da rilevare.

- Classe 2: droni di medie dimensioni, con Mtow tra 30 e 600 kg. Hanno un raggio operativo e una durata del volo maggiori rispetto alla Classe 1. Possono essere utilizzati per la ricognizione, la sorveglianza e anche per missioni offensive leggere.

- Classe 3: droni più grandi e pesanti, con Mtow superiore a 600 kg. Sono i droni più performanti, capaci di operare a lungo raggio e ad alta quota. Spesso includono i droni Male (Medium Altitude Long Endurance) e Hale (High Altitude Long Endurance), utilizzati per la sorveglianza strategica e l'attacco.

I sistemi di difesa laser come quello di Eos sono progettati per contrastare queste minacce, dai droni più piccoli e numerosi, fino a quelli più grandi e sofisticati.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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