Boeing, si inasprisce la vertenza coi sindacati: trattative sospese fino al Labor Day
Lo stallo tra il colosso e 3200 dipendenti della difesa entra in una nuova fase dopo incontro inconcludente

L'azienda invita i lavoratori a valutare i benefici dell'offerta respinta, mentre i sindacati invocano una lotta per la giustizia e ottengono il sostegno di un gruppo di parlamentari
La trattativa tra Boeing e il sindacato International Association of Machinists and Aerospace Workers (Iam) si è interrotta bruscamente: l'azienda ha infatti annunciato la sospensione di ogni discussione con i 3200 dipendenti della difesa in sciopero. I negoziati non riprenderanno prima del 1° settembre, giorno della festa dei lavoratori negli Stati Uniti. L'ultimo incontro, avvenuto il 25 agosto, a tre settimane dall'inizio dello sciopero, non ha prodotto alcun progresso significativo per porre fine alla vertenza che coinvolge gli stabilimenti Boeing Defense in Missouri e Illinois.
Un portavoce del colosso, citato da Reuters, ha confermato l'assenza di un calendario per nuovi incontri. L'azienda si è detta rammaricata per la mancata partecipazione di quasi il 30% degli iscritti al sindacato al voto sulla loro ultima proposta contrattuale, sottolineando come meno del 10% avesse richiesto una valutazione personalizzata dei benefici. La proposta di Boeing, respinta dai lavoratori il 3 agosto, prevedeva un aumento salariale generale del 20% in quattro anni e un bonus di ratifica di 5000 dollari. L'azienda ha ribadito che questa offerta, con un incremento salariale medio del 40%, "resta in vigore", seppur senza più il bonus, e ha nuovamente incoraggiato i dipendenti a verificarne i vantaggi.
Sul fronte opposto, il sindacato Iam ha chiarito la propria posizione in un post pubblicato su X, definendo la lotta dei lavoratori "più importante di un contratto" e parlando di una battaglia per la "giustizia". ""Boeing parla di 'rispetto', ma ha passato decenni a indebolire gli stessi lavoratori che costruiscono i suoi aerei. I membri del sindacato Iam di St. Louis sono in sciopero perché le chiacchiere costano poco. Questa lotta è più grande di un singolo contratto: riguarda la giustizia!", ha scritto l'organizzazione, accusando l'azienda di non aver mantenuto le promesse.
La disputa ha attirato l'attenzione di un gruppo di oltre 120 membri del Congresso. Il Congressional Labor Caucus, in una dichiarazione pubblicata anch'essa su X in queste ore, ha esortato Boeing a tornare al tavolo delle trattative. "Esortiamo Boeing a tornare al tavolo delle trattative con il sindacato dei macchinisti. I lavoratori della Boeing sono la spina dorsale dell'azienda ed è giunto il momento che ricevano il contratto solido che meritano", si legge tra l'altro. Un chiaro segnale di solidarietà nei confronti degli scioperanti e un'ulteriore pressione sul gigante aerospaziale.
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