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CLARA MOSCHINI

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Modulo servizio europeo (2). Tas: nuovo traguardo apre strada ed esplorazione lunare

Thales Alenia Space fornisce sottosistemi essenziali per tutti e sei i moduli

Il modulo di servizio europeo numero 4 (ESM-4), destinato alla navicella Orion della Nasa, ha completato con successo l’integrazione presso gli stabilimenti di Airbus a Brema, in Germania (vedi AVIONEWS). Thales Alenia Space (Tas), jv tra Thales 67% e Leonardo 33%, fornisce sottosistemi essenziali per tutti e sei i moduli a Airbus Defence and Space, prime contractor del modulo di servizio europeo, inclusi la struttura, il sistema di controllo termico e le principali capacità di supporto alla vita. Esm-4 sarà una parte fondamentale della missione Artemis IV.

Un nuovo traguardo che apre la strada all’esplorazione lunare

 Il modulo di servizio Europeo numero 4 (ESM-4), destinato alla navicella Orion della Nasa, ha completato con successo l’integrazione presso gli stabilimenti di Airbus a Brema, in Germania. Ora è in preparazione per la spedizione al Kennedy Space Center in Florida, dove verrà assemblato e testato insieme alla capsula di Orion, segnando così una tappa fondamentale verso il prossimo capitolo del programma Artemis della Nasa. Questo ambizioso sforzo internazionale mira a supportare il ritorno degli astronauti sulla Luna ed a gettare le basi per future esplorazioni oltre il nostro pianeta.

Orion

TAS  fornisce sottosistemi essenziali per tutti e sei i moduli ad Airbus Defence and Space, prime contractor del modulo di servizio europeo, inclusi la struttura, il sistema di controllo termico e le principali capacità di supporto alla vita. Nell’ambito del contributo europeo al programma Artemis, l’intera struttura primaria e secondaria, il sistema di controllo termico (Tcs) con radiatori ed il Consumable Service System (Css), comprensivo dei sistemi di distribuzione di acqua potabile, ossigeno e azoto, sono progettati e realizzati negli stabilimenti Thales Alenia Space di Torino. I tecnici assemblano la struttura primaria, composta da pannelli sandwich in composito rinforzato con fibre e elementi in lega di alluminio per le strutture secondarie. Questa tecnologia mantiene l’ESM sufficientemente leggero per viaggiare più lontano ed a lungo, ma abbastanza robusto da conservare la forma.

La jv fornisce anche quattro serbatoi d’acqua e sei radiatori per i moduli europei, garantendo sistemi Tcs e Css completamente ridondanti. Le strutture pre-assemblate vengono trasportate da Torino a Brema, dove i team di Thales Alenia Space, insieme a quelli di Airbus, completano l’installazione e il collaudo dei sistemi, marcando il primo passo verso il loro viaggio verso la Luna.

I team di Thales Alenia Space hanno lavorato con dedizione e passione, anche nei momenti più difficili, tra cui il periodo del Covid, superando numerose sfide per garantire la consegna puntuale dell’ESM-4. Il loro impegno è stato determinante per questo successo.

Il contributo Italiano alla missione è davvero significativo ed è arricchito dal contributo dell’azienda Leonardo, la quale fornisce i pannelli fotovoltaici (Pva) e le unità di controllo e distribuzione della potenza (Pcdu) per i moduli ESM dall’1 al 6.

Il prossimo anno, il fratello maggiore, l’ESM-2 sarà lanciato come parte della navicella Orion per la missione Artemis II, il primo viaggio umano nello spazio profondo dal lontano programma Apollo, un potente promemoria del potenziale dell’umanità quando scienza e collaborazione internazionale si uniscono.

Thales Alenia Space, protagonista europeo dell’esplorazione lunare

Ogni modulo e sistema consegnato rappresenta non solo un trionfo tecnologico, ma anche un’ambizione condivisa di rendere reale l’esplorazione umana oltre la Terra. L’ESM-4 avrà presto un ruolo chiave nella missione Artemis IV, guidando il modulo lunare Lunar I-HAB verso il Lunar Gateway, dove si collegherà con Halo (Habitation and Logistics Outpost). Insieme, questi moduli formeranno la spina dorsale di un nuovo avamposto orbitale, un ponte tra la Terra e la Luna che servirà da base per future missioni lunari e per l’esplorazione dello spazio profondo.

Tecnologie future sulla superficie lunare

Questi elementi consentiranno agli astronauti di vivere, lavorare e condurre ricerche in orbita lunare per la prima volta nella storia umana, riflettendo l’impegno di Thales Alenia Space per una presenza stabile nello spazio e per infrastrutture sicure e confortevoli per gli equipaggi. Sfruttando questa esperienza, TAS guida anche gli sforzi per estendere la presenza umana sulla superficie lunare. All’inizio del 2025, l’azienda ha vinto un importante contratto ESA per sviluppare il lander lunare Argonaut, un modulo autonomo, progettato per trasportare carichi, veicoli e strumenti scientifici sulla Luna, con la prima missione prevista per il 2030. Parallelamente, l’Agenzia spaziale italiana (ASI) ha selezionato l’azienda nel 2023 per fornire il modulo Multi-Purpose Habitation (MPH), che consentirà agli astronauti di vivere e lavorare sulla superficie lunare in modo sicuro e confortevole. Dotato di un’architettura intelligente che favorisce mobilità ed autonomia energetica, il modulo MPH garantirà l’approvvigionamento di acqua, energia e risorse vitali, facendo affidamento su sistemi avanzati di produzione locale e riciclo. Questa infrastruttura rappresenta un passo cruciale per stabilire una presenza umana sostenibile sulla Luna. Nell’ambito del programma MoonLight dell’ESA, la nostra azienda fornirà anche il segmento di navigazione spaziale in orbita lunare, composto da quattro satelliti di navigazione.

red/f - 1266546

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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